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Cronaca

Clamoroso parapiglia in una partita di Terza Categoria, squalifica per 29 tesserati

Spintoni ed insulti sono sfociati in un parapiglia che ha coinvolto entrambe le squadre. A fine match arriva anche la sconfitta a tavolino sia per i padroni di casa che per gli ospiti

Mancavano ormai pochi secondi alla fine della partita: l'attaccante cerca la palla e rischia di centrare il portiere in uscita. Un intervento non cattivo ma sicuramente falloso con l'estremo difensore che si gira e reagisce colpendo l'avversario con un calcione. E' stata questa la causa che ha scatenato un clamoroso parapiglia durante il match tra Ponterosso e L'Aquila, valido per il campionato di Terza Categoria, giocato domenica scorsa a Vallemiano. Ad arbitrare il match il fischietto anconetano Luca Manfredi, che decide di fermare il match prima che la situazione degeneri ulteriormente.

Per le due formazioni arriva la mano pesante del giudice sportivo: partita persa a tavolino per entrambe le squadre, squalifica per 29 tesserati fra cui 27 giocatori e 2 massaggiatori, per un totale di 56 giornate di squalifica. Un vero e proprio record, con la formazione l'Aquila costretta a tesserare nuovi giocatori per poter raggiungere il numero minimo di presenze per la prossima partita in programma. Dopo la decisione del Giudice sono arrivati anche i commenti delle due società, che hanno sminuito quanto successo. Per Pali Gjeko, presidente dell'Aquila non c'è stata nessuna rissa, solo una sciocchezza da parte del suo portiere. Stesso pensiero di Gabriele Ferretti, dirigente del Ponterosso che conferma si la mischia tra 8 giocatori ma niente che possa giustificare un provvedimento simile: «L'arbitro - commenta - ha addirittura squalificato un nostro giocatore che era uscito 20 minuti prima per andare al lavoro».

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