Rientrata al Porto di Ancona la Motovedetta CP 285, in missione a Lampedusa

Oltre 2000 miglia nautiche percorse nelle 250 ore circa di navigazione effettuate (delle quali oltre 200 in orario notturno), partecipazione alle operazioni di recupero di 850 tra migranti, rifugiati e profughi, provenienti principalmente da Paesi sub-sahariani e dalla Siria, aree tristemente note per essere afflitte in questi ultimi anni, dal 2011 in particolare, da violenti ed aspri conflitti interni. Questi alcuni numeri che simboleggiano il lavoro svolto a Lampedusa dalla motovedetta CP 285, pattugliatore d’altura della classe “200” della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ancona, che oggi ha fatto rientro nel porto dorico dopo essere stata rischierata – dal 2 ottobre al 14 dicembre scorso – presso il porto di Lampedusa, ed aver partecipato all’Operazione “Mare Nostrum.

Nel periodo di impiego a Lampedusa, informa infatti la Capitaneria di Porto, la motovedetta ha partecipato alle attività della Settima Squadriglia della Guardia Costiera italiana. L’unità, in particolare, ha svolto 20 missioni di controllo e ricerca di immigrati nell’area del basso Mediterraneo centrale, frequentemente effettuate con condizioni meteo marine non favorevoli.

Al termine del periodo trascorso nel canale di Sicilia, il Comandante e l’equipaggio dell’unità hanno ricevuto i complimenti del Comandante della Settima Squadriglia della Guardia Costiera di Lampedusa, mentre, al rientro in sede, sono stati accolti con un caloroso saluto di bentornati da parte del Direttore Marittimo delle Marche e Comandante del Porto di Ancona, il Contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara.