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Cronaca Centro storico / Piazza San Francesco d'Assisi

Piazza San Francesco: riduzione del cantiere, intervento su Porta Cipriana

Una parte di porta Cipriana è letteralmente sostenuta da un manufatto destinato a garage costruito abusivamente a ridosso. La sua demolizione, tuttavia, porterebbe problemi alla staticità di questo monumento

I tecnici comunali hanno effettuato una serie di verifiche in seguito al sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dagli assessori al Patrimonio Tamara Ferretti, alla Sicurezza Roberto Signorini e al Centro Storico Gianni Giaccaglia.
La prima ha riguardato il recinto di piazza S. Francesco che attualmente contiene le baracche ed i servizi igienici per gli operai della ditta che sta lavorando nel vicino cantiere per l’ampliamento della Pinacoteca in via Pizzecolli, nell’ambito del quale non sono fisicamente reperibili spazi a tale scopo.

In considerazione del fatto che i lavori sono in fase avanzata e che il loro completamento è previsto entro il prossimo ottobre si è concordato di ridurre ulteriormente tale spazio di cantiere, procedendo al trasferimento delle baracche. Pertanto a partire dal 18 giugno l’area occupata sarà quella strettamente necessaria alla gestione dell’ultima fase dei lavori, in pratica circa 30 metri quadrati,  localizzati a ridosso della strada.

Inoltre durante il sopralluogo, gli assessori avevano osservato lo stato in cui versa  Porta Cipriana, elemento residuo della cinta muraria più antica della città del circuito ellenistico: una parte di porta Cipriana è letteralmente sostenuta da un manufatto destinato a garage costruito abusivamente a ridosso. La sua demolizione, tuttavia, porterebbe problemi alla staticità di questo monumento.
“Da qui l’esigenza di un progetto specifico per salvaguardare l’integrità del monumento ed eliminare il manufatto abusivo. E’ inoltre urgente prevedere un intervento di risanamento dell’intera area di porta Cipriana, compresa l’area a ridosso dell’INRCA dove sono presenti resti di muri dell’antico ospedale di S.Anna” spiga l’assessore Roberto Signorni.

PORTA CIPRIANA. In fondo alla via Birarelli ci sono i resti dell’antica Porta Cipriana, unico accesso alla città di epoca greca. Il nome sembrerebbe riferirsi alla dea cui era dedicato il tempio sul Colle Guasco: Venere, che secondo la mitologia nacque dalla spuma del mare presso l'isola di Cipro. Secondo altre ipotesi, più verosimilmente, il nome della porta deriva da cuprum e cuprinus, che sta per Porta di rame, dal materiale con cui era rivestita nell'Alto Medioevo. In prossimità di questo ingresso si trovava la chiesa ortodossa di Sant'Anna dei Greci, risalente al 1531 e concessa alla comunità greca presente in Ancona; anch’essa è andata distrutta nei bombardamenti del 1943. (dal Museo Diffuso di Ancona)
 

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