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Cronaca

"Ho problemi con la giustizia", ma lei si innamora lo stesso. Poi lo denuncia

Accusato di ricettazione e furto a danno di una ragazza con cui si frequentava. Ma secondo la difesa, sostenuta dall'avvocato Andrea Nobili, le cose stanno diversamente. Rigettata in pieno l'accusa di furto

Si presenta con il nome falso di Ciro E., si frequenta con una ragazza anconetana e poi la deruba. E pensare che D. C. (queste le iniziali del vero nome dell'uomo), 45 anni originario del sud Italia, in un certo senso aveva messo in guardia la ragazza del pericolo a cui andava incontro. “Visto che ci frequentiamo voglio dirti che io ho avuto problemi con la giustizia” aveva detto lui alla donna, che però non si è fatta scoraggiare. Ma nel frattempo l'uomo è finito alla sbarra con l'accusa di ricettazione e furto. Il motivo? Secondo la tesi accusatoria, non solo avrebbe rivenduto al banco dei pegni una serie di oggetti prestati della ragazza. Le avrebbe anche svaligiato casa e, facendosi anche beffa di lei, le avrebbe sostituito i gioielli di famiglia con degli articoli di bigiotteria.

Andrea Nobili-2E ieri si è aperto il processo per l'imputato, difeso dall'avvocato Andrea Nobili (nell'immagine a lato). Il giudice monocratico Antonella Marrone ha ascoltato la parte lesa per poi rimandare tutto al prossimo 13 marzo. La ragazza ha ripercorso gli eventi risalenti al 2009 che, alla fine, l'hanno portato a formalizzare la denuncia. Secondo il suo racconto, i due avrebbero cominciato a frequentarsi dopo essersi conosciuti in un locale dove lei fa la cameriera. Un  relazione durata alcuni mesi dove, ad un certo punto, come accade spesso in una coppia che vuole condividere tutto, lei gli avrebbe prestato alcuni suoi oggetti personali. Con la promessa che prima o poi sarebbero stati restituiti. Ma lui ha pensato bene di impegnarli. E così addio oggetti personali. 

Ma prima di scoprire tutto la ragazza, evidentemente accecata dall'amore, gli avrebbe anche prestato il suo motorino. Senza nessuna remora gli ha dato le chiavi dello scooter, a cui però erano attaccate anche quelle di casa. E allora ecco che l'uomo si sarebbe introdotto dentro casa della sua compagna facendo razzia di tutto. Dunque passi che l'amore è cieco, ma quando la giovane si è ritrovata articoli di bigiotteria al posto di monili e gioielli d'oro, l'evidenza ha preso il sopravvento sui sentimenti. Un raggiro che, se dovesse essere confermato, avrebbe fruttato più di 40mila euro

Ma secondo la difesa, sostenuta dall'avvocato Andrea Nobili, le cose stanno diversamente: “Per quanto riguarda la ricettazione, è vero che lei gli ha prestato alcuni beni personali ma è anche vero che era intenzione del mio cliente restituirli. Per quanto riguarda il secondo capo d'accusa noi neghiamo il furto” ha specificato Nobili. 

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