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Cronaca

Una rete criminale per il riciclaggio di prodotti alimentari: boss catturato dalla Squadra mobile di Ancona

Sei anni di carcere ad un uomo di 55 anni di origini del nord Italia, membro di una gang di criminali dedita a truffe commerciali. Il ricercato è stato colto in fragrante mentre si nascondeva in Abruzzo

ANCONA - Una holding criminale specializzata in truffe commerciali, falsificazione di atti e riciclaggio. Un pedigree di tutto rispetto che ha portato la Squadra mobile della Questura di Ancona, Sezione criminalità organizzata, sulle tracce di un latitante di 55 anni originario del nord Italia. L’uomo è stato catturato in Abruzzo, più precisamente nella provincia di Chieti, dove si stava nascondendo dopo essere rientrato dall’Albania. Il criminale è stato rintracciato nella tarda serata di ieri (3 gennaio) e, a seguito di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura presso il Tribunale Ordinario di Ascoli Piceno, è stato condotto nel carcere di Lanciano con la pena di sei anni di reclusione e l’interdizione dai Pubblici uffici. 

Le indagini

L’arrestato era noto agli investigatori per reati commessi tra il 2013 e il 2016 prevalentemente nei territori delle Marche, ma anche in quelli dell’Abruzzo e di altre regioni del centro-nord, in particolare Emilia-Romagna e Lombardia. All’epoca dei fatti il ricercato faceva parte di uno strutturato sodalizio criminale, dedito alla consumazione seriale di truffe commerciali nonché di un’associazione per delinquere, finalizzata al compimento di truffe commerciali, rea anche di falsificazione di atti, di concorso in truffa aggravata e di riciclaggio. Le indagini consentirono di accertare che il gruppo criminale clonava Società per Azioni nel settore alimentare, acquisendo fraudolentemente merce che poi veniva riciclata nella grande distribuzione. A tutti gli indagati è stata già inflitta in primo grado la condanna per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe a danno di aziende sia italiane sia estere operanti nel settore alimentare, di prodotti ittici congelati e dell’informatica. Le operazioni sono state condotte tramite attraverso numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, appostamenti e controlli in diverse regioni italiane. Le indagini, inoltre, sono state coadiuvate da decine di denunce presentate dalle parti lese, da numerose dichiarazioni di persone informate sui fatti che hanno permesso di effettuare numerosi arresti in flagranza e sequestri. Il gruppo criminale disponeva di magazzini, uffici, aziende compiacenti o appositamente costituite mediante dei prestanomi, logistiche attrezzate con celle frigorifere, furgoni, schede telefoniche e indirizzi telematici artificiosi. Ma, soprattutto, disponeva di un elevato grado di know how e consolidata abilità nell’ideazione, preparazione e realizzazione di reati. Le truffe venivano portate a termine contattando telefonicamente, o con mezzi telematici, le aziende fornitrici. Successivamente la merce veniva ritirata in appositi magazzini specializzati nella catena del freddo per essere poi spedita.

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