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Cronaca Senigallia

Rapina in farmacia, i carabineri catturano il bandito sbadato

Nell'auto utilizzata per la fuga c'era la copia di una denuncia di smarrimento dei documenti e nelle foto sul cellulare del complice, foto con le stesse scarpe calzate durante il colpo

Una denuncia di smarrimento documenti ritrovata sul sedile posteriore dell'auto utilizzata per la fuga per mettere gli investigatori sulla strada giusta. Immagini sul telefonino del complice con le stesse scarpe indossate durante il colpo per incastrarlo. In manette anche il secondo rapinatore del colpo alla farmacia Piccioni di Ponterio a Trecastelli. Si tratta di un 22enne catanese che questa mattina, venerdì 29 giugno, è stato raggiunto nella sua abitazione siciliana dai militari dell'Arma che gli hanno dato seguito all'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Rosario Lioniello e firmata dal gip Antonella Marrone. Il colpo era avvenuto lo scorso 8 giugno. I rapinatori aveva agito in coppia. Con il volto coperto da passsamontagna e una pistola in pugno, erano riusciti a scappare con 3mila euro in contanti dopo aver seminato il panico in farmacia.

Uno, 29enne sempre catanese, era stato arrestato subito. Fermato a Marzocca al volante della stessa auto, una Citroen C3 azzurra, sulla quale la coppia si era allontanata facendo perdere inizialmente le proprie tracce. Il siciliano aveva ancora addosso i vestiti indossati durante il colpo. Dalla visione delle immagini dell'impianto interno di videosorveglianza è anche emerso che circa due ore prima lo stesso era entrato nell'esercizio spacciandosi per un cliente. Probabilmente un sopralluogo prima di colpire, ritengono i carabinieri. E il complice? Nell'abitacolo è stato trovato un verbale per lo smarrimento della carta d'identità. Il 22enne era ritratto insieme al primo arrestato anche in qualche fotografia memorizzata nel telefonino. Con ai piedi le stesse scarpe del rapinatore scappato. Ultima prova, come se ce fosse stato ulteriore bisogno, il ritrovamento del cassettino portasoldi del registratore di cassa con impresse alcune impronte digitali. Le stesse del 22enne, già negli archivi dei carabinieri per vecchie vicende. Il giovane è stato portato nel carcere di Caltagirone (Catania) 

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