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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Locali chiusi e lotta all’abuso di alcol, pugno duro della questura: 36 Daspo urbani in pochi mesi

Provvedimenti emessi su istruttoria della Divisione Anticrimine per contrastare certi comportamenti

ANCONA - Sono in totale 36 i divieti di accesso alle aree urbane disposti dal Questore Capocasa dal suo insediamento ad oggi. Provvedimenti emessi su istruttoria della Divisione Anticrimine, volti a colpire quelle condotte di violenza, che mettono in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina. Molti degli episodi sanzionati, che hanno più destato allarme sociale, sono stati causati dall’abuso di alcool.

Inoltre la Squadra amministrativa e di sicurezza della Divisione PAS, su indicazione del Questore di Ancona, è da mesi impegnata alla lotta dell'abuso di alcool, soprattutto tra i giovani. Nell’ambito di questi controlli, nel corso del 2021 è stato chiuso un noto bar ritrovo di giovani dove una sedicenne, dopo aver assunto sostanze alcooliche servitele dal barista, aveva perso i sensi ed era stata accompagnata in codice rosso per coma etilico, all'ospedlae di Torrette di Ancona, e lì ricoverata in prognosi riservata presso il reparto di rianimazione.

Successivamente è stato chiuso un locale del lungomare di Senigallia. I titolari erano stati contravvenzionati per avere consentito la somministrazione, all’interno della loro struttura, di alcool a due ragazze minorenni che avevano consumato dei super alcolici sedute tranquillamente ai tavolini. 

Dopo qualche mese in piazza Cavour una minorenne è stata riaffidata ai genitori dopo che era stata controllata dalla Polizia amministrativa mentre, ubriaca, beveva una birra acquistata presso un vicino negozio di generi alimentari. 

Nel marzo di quest’anno è stato chiuso anche un noto locale del porto di Ancona poichè il titolare, assente, aveva consentito che due clienti, già ubriachi, continuassero a bere. Uno dei due, poco dopo, ha colpito il suo amico con pugni e pugni. La vittima ne era uscito con gravissime lesioni finendo in ospedale. 
“È necessario - dichiara il questore Capocasa - contrastare sul nascere, con una incisiva campagna di informazione e di monitoraggio sulle fasce d’età più a rischio, le conseguenze cagionevoli che l’uso prolungato di alcool e droghe possono produrre, generando malattie respiratorie e la degenerazione violenta del disagio giovanile". 

Prosegue: "Una “risposta di sistema” che coinvolga le Istituzioni, le Forze dell’ordine, la Scuola ed il terzo settore, che,sinergicamente e congiuntamente, attuino nelle scuole, importanti momenti di formazione ed informazione sui danni alla salute, alla capacità di apprendimento e più in generale, all’armonico sviluppo psico-fisico e sociale, derivante dall’uso prolungato, continuativo di sostanze alcooliche e/o psicotrope, fenomeno ormai dilagante già nella fascia d’età 12-18 anni. Un’azione a tutto campo anche nelle discoteche e nei locali notturni, non solo repressiva,ma soprattutto di prevenzione. Formazione sempre più qualificata per gli addetti alla sicurezza e del personale dedicato alla somministrazione di bevande alcooliche, anche sul fronte psicologico e comunicativo, la conoscenza delle lingue straniere, valutando l’inserimento di stage o apprendistato nei locali prima di conseguire l’abilitazione finale. Controlli sempre più severi all’ingresso dei locali pubblici per precludere l’accesso a persone già in stato di ebbrezza e monitoraggio delle toilette per evitare scambio di droghe, verifiche mirate a riscontrare se viene richiesto il documento di identità prima di vendere alcoolici ai ragazzi”.

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