Rifiuti: 6.3 milioni per l’impianto di Maiolati Spontini
Entro l'anno sarà possibile avviare le procedure per realizzare a Maiolati Spontini il nuovo impianto di trattamento della frazione residua della raccolta differenziata. Ben 6 milioni 350 mila euro
Provincia di Ancona e Regione Marche passano dalle parole ai fatti: dopo gli atti e gli accordi arrivano le risorse e già entro l'anno sarà possibile avviare le procedure per realizzare a Maiolati Spontini il nuovo impianto di trattamento della frazione residua della raccolta differenziata. Ben 6 milioni 350 mila euro, di cui oltre 4,7 provenienti dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate e 1,6 di fondi aggiuntivi regionali, messi a disposizione delle Province che cofinananziano interventi rivolti alla realizzazione del sistema impiantistico del ciclo dei rifiuti.
Lo stanziamento delle risorse segue l'approvazione dell'atto di indirizzo per la revisione del Piano provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti da parte del consiglio provinciale di Ancona, avvenuta alla fine dello scorso novembre, che ha delineato la nuova mappa dell'impiantistica provinciale: a Corinaldo l'impianto per il trattamento della frazione organica, a Maiolati Spontini quello per il trattamento e la selezione.
La realizzazione del nuovo impianto è resa obbligatoria dal decreto legislativo 36/2003 che, dal 1° gennaio 2014, impone il trattamento preventivo a processi di tritovagliatura e deferrizzazione di della frazione residua destinata al conferimento in discarica. Ciò, oltre a migliorare la qualità della gestione del ciclo dei rifiuti, permetterà di evitare l'apertura di infrazioni europee.
Il progetto soddisferà tutte le condizioni di fattibilità ambientale e tecnologica dei cicli di processo come definiti dalla pianificazione provinciale che, come da normativa, prevede il raggiungimento del 65% della raccolta differenziata. Le fasi di lavorazione all'interno dell'impianto riguarderanno la triturazione grossolana della frazione residua, la deferrizzazione, la vagliatura e la stabilizzazione del sottovaglio.
"Un altro passo - afferma la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande - verso il completamento dell'impiantisca necessaria a una gestione ottimale del ciclo di rifiuti e dimensionata sui risultati acquisiti grazie ai risultati positivi conseguiti nel corso degli ultimi dieci anni con il proficuo lavoro svolto insieme alle amministrazioni del territorio provinciale e ai cittadini, che ha portato i livelli della raccolta differenziata intorno al 60%, vicinissimo all'obiettivo di legge che si attesta al 65% entro il 2012. Non è un caso se, durante questo mandato, siamo riusciti a chiudere due discariche, quelle di Castelcolonna e Chiaravalle, e congelato la realizzazione della terza nella zona sud".