L'Università alza il livello di sicurezza informatica: siglato l'accordo con la polizia postale
Firmato il protocollo d'intesa tra il Compartimento di polizia postale e l'Università delle Marche
ANCONA - Il cyber crime è sempre in agguato e secondo la polizia postale «in due anni vi è stato un aumento del 98% degli arresti per frodi e crimini informatici». Allora ecco che la prevenzione gioca un ruolo fondamentale sotto quest'aspetto: con queste premesse questa mattina al quinto piano della Sala Consiglio del Rettorato in via Menicucci 6 si è firmato il protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto ai crimini informatici sui sistemi informativi tra l'Università Politecnica delle Marche e il Comparto di polizia postale delle Comuninicazioni delle Marche.
Presenti per la firma il rettore dell'Univpm Gian Luca Gregori, il questore Cesare Capocasa e Alessandra Belardini, dirigente del Compartimento di polizia postale regionale. «Nel momento in cui due istituzioni così importanti come l'Università e la polizia - spiega la dirigente - decidono di condividere dati informativi con rapidità, soprattutto prevenendo eventuali attacchi alla struttura informatica e condividendo best practise di sicurezza, solo questo fa capire quanto è importante questo protocollo. Gli attacchi informatici sono di varia natura e ogni sito detiene elementi che possono essere ghiotti ai criminali. Per questo è così importante adottare le best practices per non incorrere in problemi seri».
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Con il protocollo, infatti, si avvia nell'immediato una collaborazione per prevenire e contrastare ogni forma di illecito alle infrastrutture o reti informatiche dell'Univpm per evitare l'interruzione dei servizi di pubblica utilità, indebita sottrazione di informazioni sensibili «basti pensare ai dati sulle sperimentazioni alla facoltà di Medicina» specifica il Rettore, ed ogni ulteriore attività illecita. Il protocollo, sviluppato in pochi mesi e attivo immediatamente, prevede l'elaborazione di un modello operativo di collaborazione per la prevenzione e il contrasto ai crimini informatici.
«La prevenzione ed il contrasto di crimini informatici delle infrastrutture critiche – ha aggiunto Cesare Capocasa, Questore di Ancona – garantisce necessariamente una elevata sicurezza al territorio e al suo sistema economico e sociale, ormai fortemente dipendenti da sistemi informatizzati, mediante una più stretta collaborazione tra enti pubblici. La sfida di crescere insieme con il territorio attraverso la sinergia tra i soggetti istituzionali».