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Cronaca Rione degli archi

«Sindaco, quei platani non si toccano»: la protesta alla Mole di ambientalisti e residenti

Un gruppetto di persone si è presentato davanti all'ingresso della Mole per protestare contro l'abbattimento dei platini in via Marconi, nel quartiere degli Archi

Proteste davanti all'ingresso della Mole per dire no all'abbattimento degli storici alberi di via Marconi, nel quartiere degli Archi. La voce che si leva è comune: «I platani non si abbattono, sono belli, storici e preziosi per l’assorbimento dello smog. Inoltre garantiscono un’ombra che gli alberi di piccola taglia non possono assicurare». L'occasione d'incontro con Valeria Mancinelli è l'appuntamento fissato alle 17 per parlare del progetto di restyling finanziato con i fondi del Bando Periferie. Il sindaco aveva inviato una lettera ai residenti per avvisarli dell'appuntamento nel cortile della Mole. 

Protesta alla Mole per non abbattere i platani

Presenti al sit-in i rappresentanti del gruppo locale di Fridays for Future, Altra Idea di Città e altre associazioni ambientaliste locali, ma anche residenti (storici e nuovi) del quartiere anconetano. «La motivazione contingente della giornata è la decisione di tagliare gli alberi di via Marconi - dice Francesca Bompadre portavoce del movimento locale Fridays for Future e di Potere al Popolo - ma, in generale, questo è un segnale che ancora una volta conferma il fatto che l'attuale amministrazione non ha cura per il verde urbano. Opta per decisioni più sbrigative e veloci anziché pensare ad un progetto di più ampie vedute per questa città. Piantare alberi più piccoli va contro quello che viene consigliato per la pianificazione di un verde urbano che può portare benessere alla città. Con il riscaldamento globare, poi, gli alberi svolgono una funzione fondamentale per abbassare la temperatura sempre più alta, soprattutto d'estate». 

La signora Tahere, invece, parla di una vera e propria responsabilità verso gli arbusti in quanto elementi secolari e degni di essere rispettati: «Io amo gli alberi e credo che appartengano alle future generazioni. Sono organismi viventi e per vivere abbiamo bisogno di loro. Come mai i responsabili della società non si accorgono di questo pericolo? Sono disperata e arrabbiata perché è da maggio che segnalo la cosa ma ormai vedo che tutti sono rassegnati. I platani sono esseri viventi, ma loro non possono parlare e come possono difendersi? Chi li rappresenta? Hanno visto la storia di questa città e ora vengono eliminati senza pensarci. Non è giusto e per questo sono qui». 

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