
Foto di repertorio
Criminalità cinese e prostituzione, scoperta un'altra casa del sesso: fermata una donna
La donna fermata avrebbe gestito un gruppo di squillo cinesi facendo da tramite tra le ragazze e i clienti, adescati con annunci on line e su riviste per annunci
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Municipale, la 44enne avrebbe gestito un gruppo di squillo cinesi facendo da tramite tra le ragazze e i clienti, adescati con annunci on line e tramite riviste dedicate ad annunci. Gli uomini si recavano nell’appartamento di via delle Grazie solo dopo aver concordato con lei le prestazioni sessuali e relative tariffe. Un giro di sesso a pagamento che sarebbe andato avanti dal 2015 almeno. Anni, durante i quali la presunta sfruttatrice non solo avrebbe gestito una rotazione di ragazze cinesi provenienti da tutta Italia, ma ognni volta si sarebbe adoperata per insegnare loro un codice comportamentale da tenere nei confronti dei clienti frequentatori dalla casa di via delle Grazie.
Agli inquirenti è sempre più chiaro come nel capolugoo dorico si sia innestata da tempo una fittisima rete criminale gestita da donne cinesi in grado di affittare appartamenti, in alcuni casi comprarli, da trasformare in case d'appuntamento con investimenti e capacità orgnizzative tali da porre inevitabilmente la domanda: chi c'è dietro le donne che gestiscono le case del sesso cinesi ad Ancona e chi fa loro da collegamento? La risposta è da ricercare forse in altre zone d'Italia, forse addirittura all'estero.