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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Produrre e conservare energia in casa: il futuro parte da Ancona

All'Università Politecnica delle Marche stanno lavorando a un impianto che riesca a trattenere energia e a raggiungere un buon compromesso tra costi e durata

Produrre energia in casa, accumulandola per poi rilasciarla quando se ne ha bisogno. Serve una batteria ma ad oggi i modelli proposti sono costosi, instabili e difficili da smaltire una volta diventati rifiuti. All'Università Politecnica delle Marche stanno lavorando a un impianto che riesca a trattenere energia e a raggiungere un buon compromesso tra costi e durata. Uno studio che è stato illustrato alla conviviale del Soroptimist Club di Ancona ieri sera, mercoledì 8 febbraio, da Anna Maria Perdon, socia del club nonché docente alla facoltà di Ingegneria della Politecnica. «Quando si pensa a gestione dei sistemi domotici – ha detto – si immagina un controllo attraverso lo smartphone da remoto ma in realtà siamo oltre quella fase. Oggi stiamo lavorando a un modello di batteria accurato e flessibile. Quelle di oggi presentano lo stesso problema che hanno quelle dei cellulari: con il tempo durano meno, pur allungando i tempi di ricarica. Al momento lo studio è in una fase di simulazione in laboratorio che ha raggiunto buoni risultati. Per concretizzare servirebbero fondi ed è per questo che il gruppo di lavoro parteciperà al bando dell'università per i progetti di ricerca 2017/2019. «Lo sviluppo di questi sistemi - commenta Antonietta Daniele, presidente del Soroptimist dorico - può contribuire al risparmio energetico e alla tutela dell'ambiente, altri temi che sono mission per il nostro club. Siamo orgogliose del fatto che questo importante contributo al progresso possa nascere da Ancona e, in particolare, dal lavoro di una di noi».

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