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Cronaca

Con le password dei prof truccavano il registro elettronico: studenti a processo

Sono 27 gli ex alunni che potranno accedere alla Map. Cinque invece affronteranno il processo

ANCONA - Avevano cancellato uscite anticipate, entrate in ritardo, assenze ingiustificate e ritoccato solo in alcuni casi i voti nell’anno scolastico 2015-2016. Trentaquattro ragazzi erano stati accusati di accesso abusivo al sistema informatico e falso materiale. Ieri il gup Francesca De Palma ha accolto la messa alla prova per 27 ex studenti del liceo Savoia Benincasa. I progetti erano stati presentati dallo stuolo di avvocati difensori tra cui Manuel Piras, Giacomo Curzi, Roberta Di Martino, Andrea Rossolini, Alessio Stacchiotti e altri. Tra i vari percorsi proposti e accolti, c’è anche quello di una ragazza che si dedicherà all’ippoterapia presso il maneggio della Cittadella. In caso di giudizio positivo del giudice, al termine del progetto di volontariato, i reati contestati verranno dichiarati estinti.  

Per altri cinque giovani coinvolti in questa vicenda, invece, si aprirà il processo mentre due sono stati prosciolti perché essendo all’epoca dei fatti non ancora diciottenni erano stati già giudicati dal tribunale per i Minorenni e assolti per irrilevanza del fatto. Tra gli ex studenti ci sono 23 ragazze e 11 ragazzi di tre classi diverse, per lo più dell’ultimo anno. Alcuni di loro oggi hanno terminato l’università, altri ancora stanno già lavorando e al termine della Map potranno lasciarsi alle spalle questa storia. 

La vicenda era partita con la denuncia dell'allora dirigente scolastica del Savoia Benincasa Alessandra Rucci, dopo un confronto tra il registro elettronico e un fascicolo cartaceo dove venivano tenute le “storie didattiche” degli alunni. Vedendo alcune palesi discrepanze la dirigente si era messa in allarme e da lì era partita la denuncia alla Polizia Postale. 

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