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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Strage di Corinaldo, un poliziotto: «L'avviso del concerto alla Prefettura dato solo due ore dopo la tragedia»

L'agente è stato uno dei testimoni sentiti oggi nel processo bis per i morti della Lanterna Azzurra. Nessuna comunicazione era stata inviata alle autorità da parte di chi organizzava. Ascoltato anche l'ex comandante dei carabinieri: «Io l'ho saputo da Facebook» 

ANCONA – I carabinieri lo hanno saputo da Facebook, la polizia due ore dopo che si erano già consumati i morti in discoteca. Nessuna comunicazione era stata inviata preventivamente alle forze dell'ordine che a Corinaldo, alla Lanterna Azzurra, diventata una trappola infernale per cinque minorenni e una mamma morti schiacciati dopo lo spruzzo di una sostanza urticante in sala, la notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2018 ci sarebbe stato un evento di grande portata visto che era atteso anche il trapper del momento Sfera Ebbasta. E' emerso nelle testimonianze sentite oggi al tribunale di Ancona, dove è in corso il processo bis per la strage di Corinaldo, quello che dovrà accertare le responsabilità sulla sicurezza del locale e l'iter che ha portato la commissione di vigilanza a rilasciare il permesso per pubblico spettacolo. Il primo a sedersi sul banco dei testimoni è stato l'ex comandate dei carabinieri di Corinaldo, Francesco Gagliardi, che ha riferito come per la Lanterna avevano ricevuto molte segnalazioni «per liti e risse» e i genitori chiedevano di verificare. Controlli a cui l'Arma non si è mai sottratta e aggiornava anche il sindaco della cittadina. Sulla capienza e il sovraffollamento ha spiegato che visivamente emergeva dai pullman che si trovavano nel parcheggio in occasione di eventi ma mai nessuno avrebbe certificato e contato a dovere quante in realtà erano le presenze in discoteca. Dell'evento di Sfera Ebbasta, la notte della tragedia, il comandate ha detto di averlo saputo «da Facebook» e aveva poi contattato il locale per accertarsi che avevano predisposto un servizio d'ordine, ricevendo rassicurazioni, ma tutte cose dette verbalmente. Non era stato predisposto nessun presidio fisso di forze dell'ordine. 

La Procura ha chiesto sui biglietti omaggio che i gestori erano soliti dare per eventi di quel tipo e l'ex comandate ha detto che due sono stati dati anche a lui per la sera di Sfera Ebbasta ma poi li aveva regalati a dei conoscenti. Alla Prefettura la Magic ha inviato l'avviso della serata solo alle 2.21, due ore dopo che la tragedia si era consumata. Questo è stato riferito da un poliziotto della divisione amministrativa. In aula sono state sentite poi le testimonianze di persone ritenute utili a ricostruire lo stato dei luoghi della discoteca, prima del sopralluogo della commissione di vigilanza, presieduta dall'ex sindaco Matteo Principi, quella che rilasciò poi la licenza di pubblico spettacolo, autorizzandone l'apertura. A parlare, davanti alla giudice Francesca Pizii, sono stati un muratore, un imbianchino, una barista, il titolare e un dipendente di una ditta riminese specializzata in fornitura di palchi, attrezzatura audio, video e il necessario per gli effetti coreografici. Stendo alle testimonianze del personale tecnico, le modifiche internamente alla discoteca sarebbero state fatte anche dopo il sopralluogo della commissione, avvenuto il 12 ottobre del 2017, che poi rilasciò la licenza alla società Magic Srl. I bar, lo ha riferito una barista, «erano due e il secondo veniva allestito a seconda della serata». Se c'era più movimento sarebbe entrato in funzione anche quello definito “mobile”.

Il palco, come anche altri accessori coreografici legati a maxi schermi e impianti sonori, sarebbero stati «ampliati» con materiale trasportato anche dopo il 12 ottobre 2017, data del sopralluogo della commissione che dentro avrebbe trovato una sala prettamente vuota. «Un ampliamento c'è stato – ha detto in aula il titolare della ditta che se ne era occupata - fino alle balconate. Il montaggio è stato in quantità e tempi diversi». La prossima udienza è stata fissata per il 3 febbraio. Nel lungo calendario già fissato dovrà essere sentito anche il  rapper Fedez, che era stato in passato alla Lanterna Azzurra. Come testimone la Procura aveva citato anche il trapper Sfera Ebbasta ma è pronta a rinunciarci e ad acquisire le sit, le dichiarazioni rilasciate a sommarie informazioni ai carabinieri quando è stato sentito dopo i fatti. Il cantante non era ancora arrivato alla Lanterna quella sera ma era prevista una sua esibizione. 

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