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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Precedenza alla sentenza di Banca Marche, stop alle udienze in tribunale

Con un decreto presidenziale è stata data indicazione di limitare la durata delle udienze del collegio che si occupa della stesura delle motivazioni del verdetto che ha inflitto sei condanne per bancarotta

  ANCONA – Settanta udienze e quattro anni di processo. Già la durata del procedimento che ha portato alla condanna di primo grado, a fine gennaio scorso, per il crac di Banca Marche può rendere l'idea di quanto sia corposa la stesura delle motivazioni della sentenza arrivata lo scorso gennaio al tribunale dorico. Il collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi aveva 90 giorni di tempo per trascrivere le motivazioni della sentenza che ha portato a sei condanne per bancarotta fraudolenta. Le parti aspettavano in questi giorno il deposito ma scrivere una sentenza di questa portata ha comportato una proroga dei tempi. Per agevolare il collegio alla stesura si è ritenuto utile alleggerire anche il resto del lavoro che pesa sui giudici di quel collegio. Per questo con un decreto della presidenza del tribunale   è stata data indicazione di limitare la durata delle udienze del collegio che si occupa della stesura delle motivazioni del verdetto. Non possono per il momento incamerare altre sentenze per cui alcune udienze che vanno appunto a sentenza sono state rinviate alle prossime settimane. Una disposizione organizzativa che già oggi ha portato a qualche slittamento di udienze in programma.

Le condanne per il crac di Bdm ha visto la pena maggiore inflitta a all'ex direttore generale Massimo Bianconi, 10 anni e 6 mesi. La minore, di 4 anni e mezzo, è andata a Daniele Cuicchi, capo servizio commerciale di Medioleasing. Stefano Vallesi, ex vice direttore generale Area Mercato di Banca Marche ha preso 9 anni, Massimo Battistelli, ex capo area crediti di Banca Marche, a 4 anni e 10 mesi, Giuseppe Paci, ex capo concessione crediti di Banca Marche, 5 anni e 8 mesi, Giuseppe Barchiesi, ex dg di Medioleasing, 7 anni e mezzo. Per loro il pool pool di pm formato da Andrea Laurino, Serena Bizzarri e Marco Pucilli, aveva chiesto pene più alte per tutti per un totale di quasi 130 anni di carcere.
 

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