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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Primo giorno di scuola dopo il terremoto: «Ricominciamo da qui»

«Non camminerete mai da soli». E' questo l'impegno assunto del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, della vice presidente Anna Casini e dell'assessore all'Istruzione Loretta Bravi

E’ il primo giorno di scuola ad Arquata del Tronto. E’ il primo passo nella ricerca di una normalità perduta lo scorso 24 agosto, alle 3:36 del mattino, quando il terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito il Centro Italia, le Marche ed Ascoli, distruggendo la frazione di Pescara del Tronto. Intorno alle 8:00 sono arrivati i primi bambini dell’asilo, scuole elementari e medie dell’Istituto comprensivo Valtronto – Fluvione (GUARDA IL SERVIZIO VIDEO). Accompagnati dai genitori, sotto un cielo terso, infreddoliti dalle temperature mattutine, i bimbi hanno attraversato l’interno della tendopoli della frazione Borgo, fino l’ingresso della struttura provvisoria. Una piccola tendopoli, adibita a classi e montata in tempi record dai volontari della Protezione Civile Alpini. A dare un po’ di colore ci hanno pensato i ragazzi della Pro Loco locale, installando all’ingresso della tensostruttura una macchina per le bolle di sapone insieme a numerosi palloncini colorati. Lì vicino uno striscione con su scritto: “Bentornati  a scuola”. Un messaggio dal sapore di speranza: che quello di oggi, oltre che allo studio, sia anche un ritorno alla vita. Gli alunni sono entrati percorrendo una lunga passerella antiscivolo. Uno scrupolo, quello di garantire la sicurezza, che ha portato alcuni volontari dell’associazione nazionale Carabinieri a verificare più volte lo stato del passaggio pedonale. Un po’ di apprensione forse, ma tutto regolare. E così i circa 100 alunni sono entrati nelle 9 aule (1 per l’asilo, 3 per le medie e 5 per le elementari) e hanno iniziato a familiarizzare con i banchi, la lavagna, le loro insegnanti e il materiale scolastico messo a disposizione dal MIUR (Ministero dell’istruzione Università e Ricerca). Ci sono cartoncini, carta carbone, tempere, gessi, colori, zaini e kit studio con tutto il necessario per l’anno che verrà. Alcuni alunni scherzano e sorridono, altri sono più pensierosi e restano in silenzio. Ma è un silenzio che, come ha detto l'assessore regionale Loretta Bravi, «va rispettato».

Cerimonia apertura anno scolastico ad Arquata

NON SARETE SOLI. Poi sono arrivate le autorità politiche promettendo ai residenti che, d’ora in avanti, «non cammineranno mai soli». E’ questo l’impegno assunto del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, della vice presidente Anna Casini e dell’assessore all’Istruzione Loretta Bravi. Una promessa scritta in inglese (You’ll never walk alone) sulle felpe regalate agli alunni della scuola di Arquata del Tronto. «Non vi lasceremo soli - ha detto proprio Ceriscioli - E’ la prima cosa che ci hanno chiesto quando siamo arrivati e il primo impegno che ci siamo presi. Con la scuola ripartono la speranza e i sogni per una rinascita della comunità». «Quello che si vive in questa scuola - ha sottolineato l’assessore Bravi - è la quotidianità che aiuterà a costruire. Non è fatta di grandi strutture tecnologiche, però inizia con grande dignità». Il sindaco Aleandro Petrucci ha ringraziato le famiglie di Arquata «che hanno riportato i figli qui: li hanno voluti iscrivere in questa scuola perché ciascuno conosceva i propri compagni di classe e non volevano interrompere questo legame con il paese d’origine». Alle 10:00 è scattato il momento istituzionale, mentre i vigili del fuoco incoraggiavano i ragazzi a riprendere le lezioni con entusiasmo. Dopo un momento di assestamento, la cerimonia ha preso il via con l’alzabandiera sulle note dell’inno di Mameli. Dopo le autorità hanno fatto un giro nelle classi per assistere all’inizio delle lezioni, con il Presidente Cerisicoli che, per un attimo, ha tolto i panni del politico per indossare quelli di professore. Si è avvicinato alla lavagna e ha dato qualche nozione di matematica partendo di numeri fattoriali. 

IL FUTURO. Una giornata di speranza. Ma anche di orgoglio. Quello di un territorio, l’ascolano, che ha affrontato la tragedia e la sofferenza con dignità e che oggi vuole scrivere una pagina nuova nella storia della propria comunità. Si riparte dalle classi dove si sono ritrovati compagni e famiglie amiche, fino a ieri divise dal sisma e dal dramma di chi ha perso un caro o di chi ha visto morire un amico o un vicino di casa. Si riparte da qui dunque. Dalla scuola. Lo ha detto anche la responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta Patrizia Palanca, che ha invitato gli alunni «a lasciare alle spalle il ricordo di una brutta nottata: ricominciamo dalla scuola». Su quei banchi, nelle tende riscaldate da piccoli termosifoni elettrici, gli alunni ci dovrebbero passare poche settimane. La Regione e il Comune di Arquata, con il sindaco e il vice sindaco Michele Franchi, sono al lavoro per l’installazione di moduli più confortevoli nell’area che sorge dietro il palazzetto della sport. Poco più in là c’è l’ex comprensorio con scuola materna ed elementari che, prossimamente, saranno demolite per fare spazio alle casette di legno. Con la speranza che, nel breve tempo possibile, gli studenti terremotati possano ricominciare non solo a studiare, ma anche a sognare un futuro vero. 

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