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Cronaca

“Inverno lungo, meteo clemente”: ecco le “previsioni delle cipolle” per il 2014

Non poteva mancare anche quest'anno il tradizionale appuntamento con la "lettura delle cipolle" dello jesino Alfio Lillini. Ecco le nota per il prossimo anno ed il link per leggerle mese per mese

Non poteva mancare anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la “lettura delle cipolle” dello jesino Alfio Lillini, che ogni 2 gennaio elabora la sua curiosa “previsione” meteo “divinando” i famosi bulbi. Ecco le nota per il prossimo anno e il link per leggerle mese per mese:

“BUON ANNO A TUTTI! L’anno 2013 appena concluso (con la Pasqua marzuola il 31 di marzo) ci ha portato “fame e bisciola” (miseria purtroppo), la recessione globale si fa sentire eccome!
Ma il Natale 2013 con la luna buona, (e le tredici lune nell’anno 2014), è di buon augurio per un anno migliore, speriamo!

Per l’anno 2014 i segni della natura ci dicono che il meteo sarà clemente, l’inverno sarà si lungo, ma non duro; un vecchio detto dice, “se la prima neve cade sulla foglia, l’inverno a poca voglia” di fare l’inverno!
Se pur brevi avremmo le mezze stagioni, non sarà un anno siccitoso, e neanche tanto afoso, non mancheranno comunque periodi di stagione, (vedi grandinate).

Il freddo ci accompagnerà quasi fino alla metà di aprile, con la primavera abbastanza tardiva e variabile, l’estate che da fine maggio stenta ad andare a regime, con un picco afoso alla fine luglio, ed un agosto che dalla fine della 2° decade ha ben poco di estate, ma con un settembre estivo almeno fino alla metà del mese.
Poi pioggia e variabilità, temperature in calo da metà ottobre, fino al freddo di metà novembre, con neve in quota dalla 3° decade,  poi l’inverno vero, con freddo e gelate da dicembre, e neve per Natale a quote collinari.

IL “CALENDARIO DELLE CIPOLLE”: LEGGI LE PREVISIONI MESE PER MESE    

Avviso ai Naviganti:  E da anni, (almeno 10) che dico e scrivo, che la tropicalizzazione avanza sovrana, almeno prendiamone atto!  che il nostro territorio è fortemente in stato di abbandono, esempio le nostre colline sono tutte insellate, questo è un forte e chiaro segnale di una cultura non  più sostenibile; il territorio deve essere si governato, ma anche rispettato.
I nostri corsi d’acqua, anno necessità urgente di salvaguardia ambientale continua.
Le istituzioni preposte devono si programmare,  ma fare anche più manutenzione.
Serve più vigilanza ambientale sul territorio. Lo scrivo da anni:  Ma è già tardi!”

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