Montedago: presunta violenza nel parco, indaga la polizia

Ancora tutta da chiare la vicenda che ha visto coinvolta una giovane anconetana di 29 anni, residente al Piano, e che si è verificata nell’area verde di Montedago, non lontano dall’istituto superiore Vanvitelli-Stracca-Angelini, nella tarda serata di lunedì.

Quello che è successo in quei momenti nel parco è ancora avvolto dal mistero, e coesistono ancora nelle ricostruzioni della stampa scenari contrastanti: a quanto pare la ragazza è stata avvicinata da due persone, forse straniere, forse a volto coperto o forse no, che l’hanno minacciata con un coltello.
A questo punto non esiste ancora una versione dichiarata come definitiva: lo scenario meno grave vede la giovane fuggire subito dai due aguzzini, salvata provvidenzialmente dall’abbaiare improvviso di un cane, che convince i due malviventi a fuggire e pone fine al bruttissimo episodio.
Secondo l’altra versione, invece, fornita comunque – secondo quanto riportato – sempre dalla stessa giovane nei primi, confusi momenti, lei sarebbe stata costretta ad attraversare il parco fino a raggiungere la struttura abbandonata che sorge nell’area verde, dove sarebbe stata prima picchiata e dove poi i due avrebbero dato mostra di voler abusare di lei. Solo a questo punto sarebbe arrivato il già citato latrato del cane, che avrebbe distratto la coppia consentendo alla ragazza di darsi alla fuga.

Pochissimi gli elementi davvero certi: di sicuro, comunque, la giovane è stata ricoverata al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette per quasi dodici ore, dove è stata sottoposta ad una serie di scrupolosi accertamenti clinici e psicologici. Gli investigatori della polizia stanno indagando per cercare di verificare il racconto della giovane, molto drammatico ma comunque apparentemente segnato da incongruenze, e di fare piena luce sulla vicenda.