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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fiori e lacrime per la neopresidente del tribunale Edi Ragaglia: «Siamo come un'orchestra. Puntiamo ad essere un esempio nazionale»

Ragaglia è la prima donna presidente del tribunale di Ancona: «Affrontare le sfide del presente e del futuro». Presidente degli avvocati Miranda: «Non serve augurarle buona fortuna»

ANCONA - «Il tribunale è come un’orchestra, ogni singolo componente deve risultare accordato per suonare in armonia. Ognuno di noi ne è parte essenziale. Il mio obiettivo è affrontare le sfide del futuro e rendere il palazzo di giustizia dorico un esempio virtuoso a livello nazionale». Con queste parole Edi Ragaglia, 65 anni originaria di Belvedere Ostrense, ha assunto ufficialmente la carica di presidente del Tribunale di Ancona dopo la nomina avvenuta un mese fa.

L'insediamento di Edi Ragaglia

«Non considero questo un successo personale - ha detto visibilmente emozionata durante la ristretta cerimonia che si è svolta al quinto piano del palazzo di giustizia dorico - quanto piuttosto un rinnovamento di quel giuramento fatto 36 anni fa sulla Costituzione italiana. Sono diventata la memoria storica di questo tribunale, ero presente quando molti colleghi oggi qui presenti sono entrati per la prima volta e ho svolto le mie funzioni in questa sede per gran parte della mia carriera. Si può dire che il tribunale è la mia seconda casa e anche per questo ho voluto oggi qui presenti alcuni miei familiari. Sono convinta che lavorando in sinergia con gli interlocutori del diritto potremo affrontare al meglio questo periodo così complesso e realizzare grandi obiettivi». Poi ha aggiunto: «Ci troviamo ad affrontare casistiche giudiziarie molto complesse ma vorrei ricordare che il tribunale di Ancona si occupa spesso di temi delicati e importanti, basti ricordare recentemente il primo caso di morte assistita in Italia».

Il posto della presidenza del tribunale dorico era vacante da oltre un anno. Il pensionamento di Giovanni Spinosa infatti risale al 31 gennaio del 2021 e il ruolo ad interim era ricoperto fino ad ora da Silvia Corinaldesi, già presidente di sezione civile. Dunque con la sua nomina si va ad aggiungere un importante tassello tutto al femminile all’interno del contesto giudiziario regionale. 

Ragaglia si è laureata in Giurisprudenza all’università di Perugia nel 1982 ed è diventata avvocato nel 1984. Nel 1986 è entrata in magistratura. Nella sua esperienza ha presieduto importanti processi penali già negli anni ‘90, nel periodo di Tangentopoli. Come giudice delegato ai fallimenti si è occupata di casi di rilevanza nazionale quali l’amministrazione straordinaria della Antonio Merloni Spa. Ha avuto anche esperienza come consulente nella Commissione nazionale antimafia. «Le difficoltà di dirigere un tribunale sono tante - ha aggiunto il presidente dell’ordine degli avvocati Maurizio Miranda - farlo in acque calme sarebbe troppo facile. Con la pandemia e la rivoluzione degli strumenti informatici sul processo ci siamo trovati ad affrontare tante difficoltà quotidiane, aggiunte alla problematica della carenza del personale. Riprendendo la metafora dell’orchestra, noi avvocati siamo pronti a suonare, sempre in un’ottica di confronto. Lei ha detto che le porte sono sempre aperte per noi avvocati. Bene, lo apprezziamo molto ma se anche qualche volta le troveremo chiuse saremo noi ad aprirle, sempre bussando, ma lo faremo. Non le servono gli auguri, perché per questo incarico non serve fortuna ma tantissimo impegno e dedizione. E siamo sicuri che questi elementi da parte sua non mancheranno mai». La cerimonia si è conclusa tra gli applausi e la consegna dei fiori da parte degli uffici di segreteria.  

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