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Cronaca spiaggia Palombina Nuova

Fracassano a calci l'ascensore, individuati due 15enni: «Si vantavano tra loro di quel gesto»

Sono stati individuati i presunti baby vandali. A lanciare l'allarme la proprietaria di un ristorante della zona. Ad oggi l'ascensore è rotto e non è utilizzabile creando un grave disagio soprattutto alle persone fragili e a chi desidera prenderlo

ANCONA - Hanno preso a calci la porta dell'ascensore di Palombina poi sono andati a fare una passeggiata e, a quanto raccontano alcuni testimoni, si sarebbero anche vantati delle loro gesta con gli amici. L'episodio è accaduto ieri, verso le 17. Due 15enni italiani hanno preso a calci le porte dell'ascensore rompendo il carrello elevatore e rendendo inutilizzabile il servizio. 

Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata la titolare del ristorante Da Romano che, insieme a suo marito, si trovava all'interno del locale per sistemare la sala in vista del turno serale. «Abbiamo sentito dei rumori - racconta la titolare- erano suoni metallici, allora mio marito è uscito e ha visto questi ragazzini. Sono scappati e poi si sono fermati un paio di stabilimenti più avanti. Noi intanto abbiamo chiamato la proprietaria dell'altro stabilimento chiedendole di farli attendere lì per qualche minuto mentre contattavamo la polizia locale. Loro da fuori continuavano a parlare di quello che avevano fatto alle cabine. Alcuni passanti li hanno sentiti mentre si vantavano e dicevano che erano dei "veri grandi"».

Sul posto sono accorsi gli agenti della locale insieme ai carabinieri di Collemarino che hanno individuato i due minorenni subito ascoltati sul posto. I ragazzini hanno fornito la loro versione dei fatti e saranno ora le immagini delle telecamere di sorveglianza a svelare come sono andati realmente i fatti e ad accertare le responsabilità. 

Intanto però l'ascensore è ad oggi inagibile creando non poche difficoltà alle persone che vogliono prenderlo, tra cui disabili e fragili. Proprio come è successo ieri sera a Daniele e a suo papà, malato di Sla e costretto sulla sedia a rotelle. «Ci eravamo organizzati - spiega il figlio - per andare a mangiare una pizza al ristorante Da Romano. Trasportarlo in carrozzina non è cosa semplice e farlo scendere dall'auto è tutt'altro che una passeggiata. Ieri, mezz'ora prima di andare a cena, ci hanno telefonato dal ristorante per dirci quello che era acccaduto: le porte della stazione inferiore dell’ascensore erano state divelte da alcuni ragazzini rendendo così impossibile la discesa in spiaggia a una delle tante persone disabili che vivono 24 ore sue 24 chiuse in casa. I ragazzi dello staff, pur di non farlo rinunciare a un’ora di svago, lo hanno trasportato di peso con la sedia a rotelle giù per le scale con enorme fatica. E poi lo hanno portato nuovamente sopra finita la cena. Li ringrazio con tutto il cuore davvero». Poi aggiunge: «Questi atti non possono essere considerati ragazzate e chi compie questi gesti si meriterebbe di provare anche per un solo giorno quello che prova una persona come mio papà». 

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