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Cronaca

Con la scusa di vendere orologi, rubavano soldi ai turisti del porto

Due balcanici fermati dalla Squadra Mobile: secondo le indagini sarebbero gli autori di una serie di furti. Nell'albergo dove soggiornavano trovati soldi e documenti falsi

La notte dormivano in albergo a Senigallia come due villeggianti. Di giorno si aggiravano per il porto di Ancona alla ricerca di turisti da depredare prima dell'imbarco. Con la scusa di vendere loro orologi d'oro (falsi, ovviamente) a prezzi d'occasione avevano l'occasione di scippare i malcapitati appena questi tiravano fuori il portafogli. Ora la Squadra Mobile ha fermato due persone, un macedone di 50 anni e un serbo di 69, sui quali convergono gli indizi dell'indagine avviata lo scorso 30 agosto. Giorno in cui un turista greco di 84 anni si è visto portare via il borsello con dentro 20mila euro. L'anziano ha denunciato tutto alla polizia. Sono così iniziate le indagini coordinate dalla Procura di Ancona e affidate alla Squadra Mobile.

Gli uomini del vicequestore aggiunto Carlo Pinto, in collaborazione con la polizia di frontiera, hanno lavorato a lungo finché ieri non sono riusciti a bloccare l'ennesimo tentativo della coppia. Davanti ai poliziotti i due hanno esibito documenti falsi. Nella loro auto sono stati trovati sette orologi di colore oro, altri documenti di identità falsi e 4mila euro in contanti. C'era anche la chiave di un albergo di Senigallia. La coppia soggiornava là. Nella stanza, perquisita, sono stati trovati altri 10mila euro in contanti. Vista la pericolosità dei due soggetti e il pericolo di fuga, gli incriminati sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per furto aggravato e possesso di documenti falsi. Al momento si trovano nel carcere di Montacuto.

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