Porto: lingotti d'oro e contanti nascosti nel bagagliaio, sessantenne denunciato
Un piccolo tesoro quello scoperto da Finanzieri e Doganieri, che hanno fermato un'auto con targa greca al cui interno erano stati nascosti oltre 2,2 chilogrammi di oro e 18.960 euro in contanti
Un vero e proprio “tesoretto” quello scoperto dalla Guardia di Finanza Dorica e dall’Agenzia delle Dogane, che hanno fermato un’auto con targa greca, una Opel Vectra, al cui interno erano stati nascosti oltre 2,2 chilogrammi di oro e 18.960 euro in contanti.
Fermato per un regolare controllo, il conducente del mezzo, un sessantenne greco, non è stato in grado di fornire risposte convincenti alle richieste di rito (l'uomo aveva dichiarato di essere diretto in Abruzzo a trovare un parente, e quindi in Germania) e i militari hanno deciso di procedere ad un controllo più approfondito, scoprendo il denaro e il metallo prezioso sotto forma di piccoli lingotti di varie forme occultati in un doppiofondo in acciaio del tutto simile ad una cassaforte, ricavato nel bagagliaio posteriore.
Per quello che riguarda il denaro, l’autista ha deciso di fare ricorso all’istituto dell’oblazione immediata, mediante il pagamento dell’importo di circa 500 euro, corrispondente al 5% della somma eccedente la soglia oltre la quale scattano gli obblighi dichiarativi (cioè 10mila euro).
L’oro invece, essendo privo di documentazione fiscale che ne giustificasse il possesso, la legittima provenienza e la tracciabilità, è stato sottoposto a sequestro. Una volta immesso sul mercato, avrebbe consentito ricavi pari a circa 80mila euro.
Il cittadino greco è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Ancona per il reato di contrabbando e ricettazione.