La disperazione è nascosta sotto un ponte: il bivacco dell' "invisibile", tra siringhe e fango
Il ponte che passa sopra Vallemiano offre da mesi un rifugio di fortuna a un uomo, che a volte viene raggiunto da altri ragazzi per bivaccare tra sporcizia, rifiuti, siringhe e fango
ANCONA - Il ponte che passa sopra Vallemiano offre da mesi un rifugio di fortuna a un uomo, che a volte viene raggiunto da altri ragazzi per bivaccare tra sporcizia, rifiuti, siringhe e fango. Si tratta, secondo i racconti di alcuni testimoni, di un giovane straniero che si trova là da diverso tempo. Stamattina, alle 9 non c’era nessuno, ma a rubare l’occhio sono state le stanze di fortuna ricavate nel cemento, avanzi di cibo, materassi e molto altro: «Ho visto un uomo da solo diverse volte, ma in un caso è stato raggiunto da un altro ragazzo e si sono messi ad ascoltare la musica ad alto volume- racconta un testimone- quando si riuniscono con altri sono comunque ragazzi giovani, di circa 20 anni. Due o tre mesi fa è comparso tutto questo, non so chi siano queste persone. C’è un movimento abbastanza importante, ci sono dei buchi che collegano a Villa Beer dove sembra ci sia un movimento strano. Scene dirette di spaccio o consumo di droga qui non ne ho visti, le siringhe che sono qui sono presenti da diversi mesi e magari non si tratta delle stesse persone».
La certezza è che qualcuno sotto quei piloni ci vive ancora. Lo dimostrano i resti di cibo: dalle scatolette semiaperte all pasta avanzata e lasciata lì a marcire. C’è una tanica di olio per friggere oltre a materassi e tutto l’occorrente per scaldarsi (per quanto possibile). Uno spazio ricavato nel cemento è diventato una vera e propria camera da letto. Le sedie pieghevoli, ma ancora aperte, sembra siano lì ad aspettare qualcuno da un momento all’altro.