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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Agente di polizia sottoposto a visita psicologica senza conoscere il motivo: il Siulp scende in piazza

L’agente di polizia in servizio alla Questura di Ancona si è visto negare l’accesso agli atti per venire a conoscenza delle ragioni riguardo la disposizione nei suoi confronti. Scatta la protesta del Siulp

ANCONA - Si è svolto stamattina (6 dicembre) il doppio sit-in di protesta ad opera del Siulp, Sindacato Unitario dei Lavoratori di Polizia, nelle aree esterne della Questura e della Prefettura di Ancona in seguito ai fatti che hanno coinvolto un agente della polizia di Stato in servizio ad Ancona. Ad ottobre, infatti, a seguito della relazione fornita dal dirigente d’ufficio della Questura, l’agente è stato invitato a sottoporsi a specifici controlli psicologici senza, però, essere mai stato messo al corrente delle motivazioni che hanno indotto tale decisione. E a porre numerosi numerosi interrogativi in merito, il fatto che l’agente non sia stato sospeso dal servizio né prima né dopo le visite. Così l’agente ha avanzato la richiesta di accesso agli atti, ma dalla Questura è arrivata la risposta negativa. Quindi è sceso in campo il Siulp al fianco del collega, organizzando per questa mattina una doppia protesta fuori della Questura e della Prefettura di Ancona. 

La protesta

«il fatto occorso non è solo un fatto singolo, ma diventa collettivo in quanto incide negativamente sui principi e diritti del nostro ordinamento democratico per cui la Polizia di Stato è nata, di cui è garante con i cittadini e per cui, giornalmente, presta, in maniera encomiabile, la propria attività lavorativa» si legge nel comunicato firmato dal Siulp. E da parte del segretario provinciale, Alessandro Bufarini, emergerebbe un dato in più: «Non sappiamo se la disposizione sia nata da un fatto futile o peggio da un’azione mirata per colpire il Siulp e la sua attività considerato che il collega è un nostro delegato» afferma Bufarini. Senza contare che «negare la conoscenza è un fatto grave soprattutto se l’azione incide sul diritto alla salute, al lavoro e mina il principio di trasparenza della pubblica amministrazione» sottolinea il segretario provinciale del Siulp. Un clima che, sempre secondo il sindacato, riporta le lancette indietro di 41 anni «quando non esisteva ancora il sindacato di polizia e rischiando di cancellare le lotte e le rivendicazioni sindacali che hanno portato alla riforma della Polizia di Stato e alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini».

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