Ha mirato ad altezza uomo, il poliziotto voleva uccidere. La Procura contesta anche la premeditazione
Alessandro Giordano è stato trovato positivo ad alcol e droga. Questa mattina udienza davanti al gip. Nuova operazione chirurgica per il 21enne Nicoló Giommi
ANCONA - È fissata per questa mattina l’udienza di convalida del fermo per il poliziotto Alessandro Giordano, 40 anni, che sabato notte ha sparato in via Flavia al 21enne Nicoló Giommi, ferendolo ad una gamba. La Procura gli contesta anche l’aggravante della premeditazione oltre all’accusa di tentato omicidio. Al 21enne e ai suoi amici (erano almeno in sei) avrebbe dato lui appuntamento sotto casa sua, in via Flavia con ripetuti messaggi minatori e telefonate. L’agente, che non era in servizio quella notte (lavora al Commissariato di Civitanova), avrebbe sparato ad altezza uomo e per poco non ha deciso l’arteria femorale del giovane, un punto vitale e che poteva costargli la vita. Per l’accusa quindi voleva uccide.
Subito dopo il fermo il poliziotto però avrebbe detto di aver sparato per difendersi e che il secondo colpo, il primo è andato in aria, sarebbe partito accidentalmente perché caduto. Intanto gli esiti tossicologici evidenzierebbero che era sotto l’effetto di droga, cocaina, e alcol quella sera. All'udienza di convalida oggi si presenterà con il suo avvocato, Marco Chiarugi. Il 21enne affronterà sempre oggi una seconda operazione chirurgica. Non è in pericolo di vita. Anche il giovane si è affidato ad un avvocato, Michele Di Ruggero.