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Cronaca

Punta della Lingua, il docu-film su Leonard Cohen apre l’anteprima del festival di poesia

«La punta della lingua non è un festival generalista. Abbiamo ospiti selezionati, che comunicano al pubblico grazie al loro talento e alle loro poesie» ha detto Luigi Socci

Una rassegna sulla poesia aperta alle contaminazioni più varie, dalla musica al canto, dal cinema alla natura, passando per l’antologia e il teatro. Torna ad Ancona, dal 2 al 9 luglio, “La punta della lingua”, il festival di otto giorni che vedrà alternarsi nei luoghi più belli e suggestivi di Ancona e della riviera del Conero quaranta ospiti italiani e internazionali. Nel frattempo, martedì 27 giugno, in occasione dell’anteprima della dodicesima edizione, l’Arena Cinema Lazzaretto ha ospitato la proiezione del film su Leonard Cohen “I’m Your Man” di Lian Lunson. L’evento, realizzato in collaborazione con Arci Ancona, ha avuto un buon successo e il pubblico anconetano incuriosito dalla proiezione del film in lingua originale ha risposto positivamente partecipando numeroso. «Questo spazio, unito all’omaggio a Bob Dylan con la proiezione del documentario “No Direction Home” – spiega Luigi Socci, poeta e direttore creativo del festival insieme al critico Valerio Cuccaroni – rappresenta uno dei momenti del festival dedicati alla poesia in musica. Cohen e Dylan sono due grandi autori che hanno saputo mescolare perfettamente queste due arti e hanno creato nuove espressioni poetiche sfidando il conformismo dei loro tempi». 

E, a proposito di originalità e indipendenza, questo festival rappresenta un unicum nel suo genere: «La punta della lingua – continua Socci - non è un festival generalista, non ci sono star o grandi big della televisione che attirano una mole indistinta di pubblico. Abbiamo ospiti selezionati, che comunicano al pubblico grazie al loro talento e alle loro poesie. Solo per citare alcune delle personalità presenti quest’anno, avremo, ad esempio, Giampiero Neri, grande maestro di sintesi, Antonella Nedda, Franca Grisoni e lo scrittore Mircea Cartarescu, tra i più interessanti e raffinati autori romeni contemporanei. Il calendario è davvero molto ricco». Grandi autori quindi per un pubblico che ogni anno cresce sempre di più: «Durante gli anni sempre più persone hanno partecipato agli appuntamenti della kermesse – conclude il direttore creativo - e abbiamo stimato sulle 3mila presenze circa. Un numero niente male per un evento di questo genere che si basa principalmente sulle poesie. Sicuramente senza il sostegno del pubblico nulla di tutto questo sarebbe stato realizzabile. Abbiamo sempre fatto le cose con rigore e leggerezza e siamo arrivati così alla dodicesima edizione. Speriamo di proseguire ancora a lungo». 

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