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Cronaca

Esami di altissima specialità live dall'ospedale di Ancona, più di 20mila medici collegati

Da Torrette saranno trasmesse in diretta via satellite sessioni di endoscopia respiratoria a Milano, dove si sta svolgendo il Convegno Internazionale più importante al mondo in tema di pneumologia

Il programma della Live Session 

  1. Agoaspirato transbronchiale di linfonodi mediastinici (operatore: Prof. Stefano Gasparini, Ancona). E’ una metodica che consiste nell’introduzione di un ago flessibile attraverso il broncoscopio. L’ago viene fatto penetrare attraverso la parete dei bronchi in corrispondenza di linfonodi patologici adiacenti e consente il campionamento di materiale idoneo per una diagnosi citoistologica, teso a valutare la presenza di cellule neoplastiche o infiammatorie.
  2. Ecografia endoscopica (operatore: Prof. Jouke Annema, Amsterdam). E’ una tecnica che si avvale di uno strumento chiamato ecobroncoscopio. Un broncoscopio con una sonda ecografica posizionata alla sua estremità è in grado di visualizzare le strutture adiacenti all’albero bronchiale (vasi sanguinei, linfonodi) identificando i linfonodi ingranditi e consentendo di campionare materiale per una diagnosi citoistologica direttamente sotto visione ecografica.
  3. Approccio bioptico di nodulo polmonare con minisonda ecografica (operatore: Prof. Ales Rozman, Golnik, Slovenia). Le lesioni localizzate nella periferia del polmone non sono visualizzabili direttamente con il broncoscopio in quanto questo strumento non può arrivare nelle diramazioni più distali dell’albero bronchiale che sono di dimensioni troppo esigue (2-3 millimetri). E’ però possibile introdurre attraverso il broncoscopio delle minisonde ecografiche del diametro di pochi millimetri che, spinte in periferia consentono di localizzare la lesione e di effettuare prelievi di tessuto a fini diagnostici.
  4. Studio ecografico della pleura e toracoscopia (oparatori: Prof. Najib Rahman, Londra; Dr. Federico Mei, Ancona; Prof. Giampietro Marchetti, Brescia, Prof. Marios Froudarakis, Grecia). L’ecografia esterna consente anche lo studio della pleura e dei versamenti pleurici. Dopo una valutazione ecografica di un versamento pleurico, sarà effettuata una toracoscopia, che consiste nell’introduzione, attraverso una piccola incisura, di un’ottica nel cavo pleurico con la possibilità di esplorare l’interno della cavità toracica e di effettuare prelievi bioptici delle zone patologiche.
  5. Criobiopsia polmonare (Prof. Jurgen Hetzel, Germania). Alcune patologie che interessano diffusamente il polmone (es. fibrosi polmonare idiopatica) richiedono il campionamento di una biopsia del polmone stesso. La criobiopsia è una tecnica di recente introduzione che si avvale di sonde introdotte nel polmone attraverso il broncoscopio, in grado di congelare il tessuto adiacente che aderisce alla sonda e viene poi estratto.
  6. Diagnosi ecoendoscopica di sarcoidosi (operatore: Prof. Rocco Trisolini, Bologna). In questo caso l’ecobroncoscopia, con lo stesso strumento utilizzato per il caso n.2, sarà impiegata per ottenere la conferma diagnostica con prelievo sotto visione ecografica da un linfonodo adiacente alla parete bronchiale, in un paziente con sospetta sarcoidosi (malattia infiammatoria a causa sconosciuta che può interessare i linfonodi ed il polmone).
  7. Posizionamento di valvole endobronchiali per il trattamento dell’ enfisema (operatore: Prof. Ralf Eberhardt, Heidelberg, Germania)                    L’enfisema polmonare è una patologia caratterizzata dall’aumento del volume del polmone. Questa iperinsufflazione impedisce una normale respirazione. Il posizionamento di valvole all’interno dell’albero bronchiale impedisce l’ingresso di aria all’interno della zona più compromessa dall’enfisema e, consentendone la desuflazzione, riduce l’iperdistensione del polmone migliorando la dinamica respiratoria.
  8. Posizionamento di “coils” o “spirali” all’interno del polmone. (Operatore: Prof. Charles-Hugo Marquette, Nizza, Francia). E’ un’altra tecnica impiegata per ridurre il volume del polmone dell’enfisema. Si attua posizionando per via broncoscopica all’interno del polmone dei filamenti di nitinol (coils) che, una volta rilasciati, contraggono il parenchima polmonare diminuendo l’iperinsufflazione delle zone maggiormente colpite dall’enfisema.
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