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Cronaca Falconara Marittima

Spesa a sbafo, botte e pizzo, arrestati padre e figlio: «Metodi mafiosi»

Ancora intimidazioni a due commercianti bengalesi da parte di due rom, ora arrestati dai carabinieri. Volevano prendere birra senza pagare e 200 euro di pizzo

Venti bottiglie di birra ma senza pagarle. Le botte al commerciante che si oppone e anche una richiesta di denaro: 200 euro per poter continuare a tenere aperta l'attività. Abbastanza per far scattare l'arresto per le accuse di rapina, lesioni personali e tentata estorsione con tanto di aggravante del metodo mafioso nei confronti di due rom, padre e figlio di 46 e 23 anni, residenti a Falconara. Arresti arrivati al termine delle indagini condotte dai carabinieri della Tenenza di Falconara, guidati dal tenente Michele Ognissanti, su ordinanza del gip Antonella Marrone. I fatti risalgono allo scorso 15 luglio. Secondo quanto accertato dai militari i due si sono presentati nell'alimentari etnico del commerciante e hanno tentato di uscire con 20 bottiglie di birra senza pagare. 

L'uomo si è opposto ed è stato malmenato e picchiato. Botte anche a un altro commerciante, connazionale e vicino del primo, che aveva tentato di soccorrere il collega. Prima di uscire i due hanno anche aggiunto la richiesta di 200 euro, a entrambi, pena l’impossibilità di esercitare la propria attività. I due bengalesi si sono subito rivolti ai carabinieri che hanno subito avviato le indagini culminate con gli arresti di ieri sera. Il 46enne si trova in custodia cautelare nel carcere di Montacuto mentre il figlio è agli arresti domiciliari. I due, per altro, sono rispettivamente fratello e nipote del rom arrestato ad agosto per aver minacciato e aggredito un fruttivendolo egiziano che non gli permetteva di fare spesa gratis di frutta e verdura. Dal pestaggio l’egiziano ne era uscito con trauma cranico e frattura ossea nasale, per una prognosi di trenta giorni.

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