Pino rimosso in piazza Mazzini, per evitare incidenti verrà sostituito con una pianta
L’amministrazione provvederà alla sua sostituzione con un’essenza arborea di diverso tipo, in quanto purtroppo le radici dei pini causano problemi alle pavimentazioni
FALCONARA - Nella giornata di ieri 17 ottobre è stato necessario procedere all’abbattimento del pino situato in Piazza Mazzini per la sua accertata pericolosità, a tutela della incolumità dei cittadini. L’amministrazione provvederà alla sua sostituzione con un’essenza arborea di diverso tipo, in quanto purtroppo le radici dei pini causano problemi alle pavimentazioni.
La scelta ricadrà su di un albero capace di contribuire a migliorare la qualità dell’aria urbana, iniziando un percorso che l’amministrazione intende sviluppare nel prossimo futuro, individuando sul territorio aree da destinare alla piantumazione e alla riforestazione. Alcune specie arboree più di altre contribuiscono all’assorbimento della anidride carbonica, trattengono tramite le foglie il particolato ed assorbono e rimuovono alcuni inquinanti gassosi rendendoli inerti attraverso il metabolismo della pianta stessa. Il Sindaco Stefania Signorini è in linea con il percorso che l’amministrazione intende seguire: “Il verde urbano è un prezioso, capitale naturale anche per la salute dei cittadini. Gli alberi abbelliscono le strade, rendono vivibile l’ambiente, combattono il calore e rappresentano una preziosa risorsa per la riduzione dello smog e dei livelli di inquinamento. La scelta della vegetazione per implementare spazi verdi e urbani comunali è di fondamentale importanza. Stiamo valutando la sostituzione del pino con una pianta dalle alte capacità di mitigazione ambientale, la scelta potrebbe essere tra acero, tiglio o bagolaro”.
Nell’ottica di un costante miglioramento urbano l’amministrazione comunale ha partecipato al bando per il servizio civile “Il patrimonio arboreo, una ricchezza da preservare” grazie al quale due figure specializzate saranno di supporto per lo studio e la valorizzazione del patrimonio naturalistico”.