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Cronaca Centro storico / Piazza del Plebiscito

Dai social alla strada, rissa-choc tra giovanissimi in piazza: scattano 10 denunce

Le volanti della polizia sono intervenute vedendo una ragazza correre in strada con il volto insanguinato. Da lì sono scattate le indagini che hanno portato alle denunce dei giovani, tutti tra i 19 e i 22 anni

Da Torino ad Ancona per picchiarsi. Un litigio nato sui social per futili motivi ma che si è trasformato in un violento parapiglia in piazza del Papa. Protagonisti di questa vicenda un gruppo di dieci giovanissimi (di età compresa tra i 19 e i 22 anni) di cui otto di origine nordafricana e due italiani, tutti denunciati per rissa aggravata. Alcuni di loro sono arrivati dal capoluogo piemontese per regolare i conti, portando dei coltelli. Tra gli italiani indagati c'è anche un diciottenne coinvolto nel pestaggio di via Matteotti ai danni di un quarantenne. La polizia ha poi denunciato tre ragazzi per porto di armi atte ad offendere perchè trovati in possesso di coltelli, mentre solo uno è stato deferito per lesioni aggravate. L'episodio risale al 20 agosto quando, cioè, gli agenti di polizia dorici sono intervenuti verso le 22,30 davanti al palazzo della Prefettura per soccorrere una ragazza con il volto sanguinante. La giovane, infatti, nel tentativo di scappare dal parapiglia in cui si era trovata insieme al gruppone di amici e amiche, era inciampata sbattendo violentemente il viso a terra. Di lì a poco l'arrivo delle Volanti e il fuggi fuggi generale. 

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Immediatamente sono scattate le indagini della Squadra Mobile condotte dal capo Carlo Pinto. I poliziotti hanno visionato accuratamente tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza intorno al palazzo del Governo per identificare i protagonisti della rissa. La mappatura, poi, si è delineata con il racconto dei testimoni e con l'analisi di alcuni video amatoriali fatti dai passanti che avevano assistito alla scena. Dalle spycam gli investigatori sono riusciti ad individuare uno dei ragazzi che, poco prima dell'arrivo delle Volanti, brandiva un coltello per poi nasconderlo nei pantaloni. Sempre dalle telecamere si notava poi lo stesso che, svincolandosi, abbandonava l'arma sotto una pianta in via Catena. L'arma lasciata fra le piante è stata ritrovata il giorno dopo dalla polizia insieme ad una bomboletta spray che sarebbe stata utilizzata, stando al racconto dei testimoni, da un componente della gang per irritare gli occhi dei rivali. A rimanere ferito nello scontro anche un ragazzo estraneo ai fatti che si trovava lì e che, per difendersi, ha afferrato la mano del ragazzo (uno dei torinesi) che brandiva il coltello. Solo dopo avrebbe capito di aver impugnato la lama del coltello, procurandosi così una ferita all'indice della mano sinistra. La vittima non è ricorsa alle cure del Pronto Soccorso ma per il bullo è scattata la denuncia. «Era arrabbiatissimo e non si calmava - ha raccontato il ragazzo alla polizia - nel momento in cui gli ho afferrato il braccio ho sentito il freddo della lama». 


 

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