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Cronaca

Assalti ai blindati portavalori in A14, scattano nuove perquisizioni e indagini chiuse

La conclusione delle indagini riferite al filone investigativo della rapina di Loreto, è una dura spallata alla criminalità foggiana dedita alle rapine, facendo luce su numerosi assalti tra il 2015 e il 2016 nelle reti autostradali italiane

Si sono concluse le indagini sulla rapina al portavalori della Fitist avvenuta ad Ancona il 30 settembre del 2015 che fruttò un bottino di 4,7 milioni. A conclusione dell’attività investigativa, il procuratore capo della Procura di Ancona irene Bilotta (foto in basso), titolare dell'indagine, ha disposto 8 perquisizioni domiciliari in provincia di Foggia a carico degli indagati, ritenuti gli esecutori materiali della rapina consumata lungo la tratta della A14 Ancona Sud-Loreto, che portò ad un inferno di sparatorie e incendi dopo un blocco della circolazione autostradale da parte dei rapinatori. Un vero e proprio commando militare la cui identità dei responsabili è stata capillarmente ricostruita giorno dopo giorno dagli investigatori delle Squadre Mobili di Ancona e Foggia, coordinati dal SCO (Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato). Alla fine dunque gli investigatori hanno messo un punto a quegli episodi dopo oltre due anni di articolate indagini che hanno visto coinvolto poliziotti e mezzi in diversi fronti ed aree del territorio nazionale.

Al termine della complessa attività di indagine, la Squadra Mobile di Ancona ha depositato in Procura l'informativa di reato dove sono descritte in modo minuzioso tutte le risultanze investigative che ricostruivano minuto dopo minuto i momenti prima, durante e dopo la rapina. Le perquisizioni sono state eseguite tutte contemporaneamente in zona Cerignola e degli 8 indagati per la rapina di Ancona, 4 si trovavano già in carcere dopo essere stati arrestati nell'agosto 2017 (IL VIDEO DEL BLITZ), insieme ad altri 4 rapinatori. Sono tutti accusati di essere responsabili di un’altra rapina ai portavalori avvenuta a Pisa il 30 settembre 2016 (LEGGI LA NOTIZIA SU PISATODAY). 

Il capo della banda di banditi era già stato arrestato nel giugno 2016 (LEGGI LA NOTIZIA SU FOGGIATODAY) proprio dalla Squadra Mobile di Ancona, guidata dal capo Carlo Pinto, mentre si trovava latitante in una casa colonica nella periferia di Cerignola, destinatario di una condanna definitiva a 17 anni di reclusione, che ora sta scontando, per aver commesso altre rapine anche in banca nelle Marche, oltre ad altri furgoni portavalori, tra cui una rapina a Bologna commessa nel 2008. Durante il blitz la Polizia trovò e sequestrò in un casolare a disposizione del latitante, diverse bande chiodate, seghe a motore per il taglio dei tettini dei portavalori, 2 auto rubate, lampeggianti del tipo utilizzati dalla Polizia, palette di segnalazione e documenti falsi. La conclusione delle indagini riferite al filone investigativo della rapina di Loreto, è una dura spallata alla criminalità foggiana dedita alle rapine, facendo luce su numerosi assalti tra il 2015 e il 2016 nelle reti autostradali italiane.

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