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Cronaca Quartiere Adriatico / Largo XXIV Maggio

Corruzione in Comune, al setaccio computer e cellulari: la verità da una perizia hi-tech

Dalla Procura incarico all'analista forense Luca Russo: scandaglierà la strumentazione sequestrata a Palazzo del Popolo alla ricerca di elementi utili anche al secondo filone d'indagine

Una perizia su decine di computer, telefoni e tablet, alla ricerca di ulteriori prove sugli episodi di corruzione che sarebbero stati messi in atto in Comune, ma anche per rintracciare elementi utili al secondo filone dell’inchiesta che vede coinvolti 4 assessori: Paolo Manarini (Lavori Pubblici), indagato per truffa, turbativa d’asta e abuso d’ufficio, il vicesindaco Pierpaolo Sediari (turbativa d’asta), Paolo Marasca (Cultura) e Stefano Foresi (Manutenzioni) per omissione di atti d’ufficio. 

L’incarico, con la formula dell’accertamento tecnico irripetibile, verrà conferito dalla Procura, martedì prossimo (19 novembre) all’analista forense Luca Russo: toccherà all’esperto di reati informatici passare al setaccio tutta la strumentazione hi-tech, inclusi i cellulari personali e di servizio, sequestrata nel blitz del 7 novembre scorso a Palazzo del Popolo dai poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal vice questore Carlo Pinto, e dagli ufficiali della pg della Polizia Locale, guidati dal maggiore Ivano Caglioti.

Verranno scandagliati computer, tablet, smartphone e hard disk esterni alla ricerca di documentazione che possa corroborare la tesi della Procura sugli appalti pilotati dal geometra Simone Bonci, il dipendente comunale arrestato per corruzione insieme ai rappresentanti di 4 imprese edili. Ma si scaverà in chat, corrispondenze email e file archiviati per approfondire il secondo filone d’indagine che riguarda non la corruzione, bensì presunte irregolarità - tutte da verificare - nei rapporti tra Comune ed altri Enti e nel conferimento di incarichi a professionisti esterni. 

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