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Cronaca

Omicidio Pamela, l'avvocato: «Altro che overdose, sono fatti demoniaci»

L'avvocato Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia della vittima, commenta così all'Adnkronos le motivazioni della Corte di Assise di Appello della sentenza di condanna di Innocent Oseghale

«Le motivazioni della sentenza della Corte d'Assise di Appello di Ancona non lasciano spazio a dubbi, come d'altronde era ben prevedibile: Pamela è stata violentata ed uccisa con due coltellate, per poi essere depezzata, disarticolata chirurgicamente, decapitata, scuoiata, scarnificata, esanguata, asportata di tutti i suoi organi interni, per poi essere messa in due trolley e lasciata sul ciglio di una strada. Altro che overdose. Questi fatti sono demoniaci». L'avvocato Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia della vittima, commenta così all'Adnkronos le motivazioni della Corte di Assise di Appello della sentenza di condanna di Innocent Oseghale.

«Il rammarico - continua - è sui tanti dubbi che ancora permangono e che pure questa sentenza in qualche modo certifica: dall'eventuale possibile complicità di qualcun altro, dentro o fuori l'appartamento degli orrori, alla gravissima patologia psichiatrica di Pamela, cui non è stato dato, secondo noi, il giusto peso sin dall'inizio, e mi riferisco alle fase delle indagini preliminari. Solo in un secondo tempo, infatti, questo aspetto è entrato nella dinamica processuale, risultando dirimente in diversi passaggi importanti nella ricostruzione di questa vicenda, dimostrando che l'imputato si sia approfittato anche dello stato di minorata difesa in cui la giovane versava, sia per la patologia in sé sia per la drastica interruzione dell'assunzione di farmaci, a seguito del suo- per noi inspiegabile- allontanamento dalla comunità terapeutica a doppia diagnosi dove era ricoverata».

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