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Cronaca Osimo

Prima violenta una giovane e poi aggredisce l'amico: in carcere

Natale dietro le sbarre per un marocchino accusato da una giovane di violenza sessuale e del successivo ferimento di una seconda persona

Avrebbe violentato una giovane e poi picchiato un amico di lei nella convinzione l'avesse convinta a sporgere denuncia ai carabinieri. Così un marocchino di 37 anni residente a Osimo è finito nel carcere di Montacuto, fermato come sospettato di delitto dai carabinieri osimani. Fermo poi convalidato dal gip che ha disposto per lo straniero la custodia cautelare in carcere. I fatti risalgono a una decina di giorni fa. I tre protagonisti fanno parte della stessa comitiva. La ragazza, una giovane dell'hinterland anconetano che da qualche tempo condivide un appartamento di Osimo con l'altra presunta vittima di questa vicenda, ha raccontato ai militari dell'Arma di essere stata costretta a subire un rapporto sessuale completo dal marocchino. L'abuso sarebbe avvenuto la notte del 17 dicembre. Dopo un'uscita, al rientro a casa, i due si sarebbero appartati e il 37enne avrebbe violentato la ragazza in macchina. 

Qualche giorno dopo, il 21, lei si reca alla stazione dei carabinieri di Osimo per denunciare quanto accaduto e così i militari, guidati dal comandante di stazione Marcello Iarba, danno il via alle indagini. Il marocchino viene a saperlo e la sera stessa si presenta a casa di lei. Nella convinzione che ad aver convinto la giovane a denunciarlo sia stato il convivente. I due uomini litigano. Stando a quanto denunciato, il magrebino estrae un machete e ferisce l'avversario a un orecchio. Attimi convulsi. La stessa ragazza cerca di dividere la furia dei due. Alla fine il 37enne viene messo  alla porta. Si compone il 112. Sul posto arriva una gazzella che, successivamente, si sposta sotto casa del sospettato. Il marocchino sarà fermato qualche ora più tardi. Difeso dall'avvocato Domenico Biasco, respinge le accuse. Il rapporto sarebbe stato consensuale e nella lite avrebbe ferito l'avversario con una bottiglia, non con un machete.

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