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Cronaca Piano

Basta alcol per le strade del Piano: «Finalmente, ma i controlli non si fermino»

I commercianti della zona gioiscono alla notizia dell'ordinanza che vieta il consumo di alcolici e superalcolici in strada per tutto il giorno

ANCONA – Tra quattro giorni entrerà in vigore la nuova ordinanza comunale anti-movida fracassona. In particolare da giovedì nella zona del Piano sarà vietato consumare alcolici e superalcolici in strada per tutto il giorno. Dunque stop all'alcol da asporto nella zona che ricomprende piazza Ugo Bassi, corso Carlo Alberto, via Pergolesi e il tratto di via Giordano Bruno da via Pergolesi a piazza Ugo Bassi. Un quadrilatero non nuovo a episodi di risse e violenze che hanno come accelerante proprio alcol. Per questo gli operatori della zona gioiscono alla notizia dei provvedimenti. «Ci voleva – commenta Claudia Morgante, dipendente dell’ottica Centrale Leonardo di via Giordano Bruno – da troppo tempo vedo ubriaconi gettare le lattine a terra e fare quello che vogliono. Chi lavora qui non può che esserne lieto».

Alcol per le strade del Piano: arriva lo stop del Comune

In effetti nella piazzetta della Coop non è difficile imbattersi nei cocci di bottiglie di birra abbandonati tra le aiuole o, nelle vie limitrofe, si incontrano gruppi di persone che già dal mattino sorseggiano dai cartoni di vino economico. Si spostano fino in corso Carlo Alberto e qui bivaccano sulle panchine, urlano e sporcano con buona pace di residenti e commercianti. «Vietare di bere in strada in questo contesto può andar bene – aggiunge Renato Radicchi dell’edicola Sacco che si trova proprio in corso Carlo Alberto - ma credo che servano sempre i controlli a fare da deterrente. Ci sono sacche di alcolizzati che stazionano lungo il corso». Per chi non rispetta le regole sono previste sanzioni da 77 a 500 euro: «Non so quanto possano servire queste multe – prosegue l’edicolante – molte di queste persone non hanno soldi per pagarle». Roberto Santilli, della macelleria Mazzola di via Cristoforo Colombo, specifica però come non sia tutto il Piano ad essere un quartiere degradato: «Ormai tutto il rione è considerato un quartiere degradato, in realtà i fatti accadono principalmente in Carlo Alberto. Tante persone non vengono più al Piano perché magari hanno paura di incontrare brutta gente quando ci sono negozi, tipo il nostro, che sono qui da sessant’anni anni, hanno prodotti di qualità e una clientela affezionata». 

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