Pesca, operazione della Guardia Costiera: sequestrati 1300 kg di pesce
Si è conclusa oggi l'operazione di vigilanza pesca denominata "Secundum Legem" condotta dal personale delle Capitanerie di Porto marchigiane, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Ancona
Si è conclusa oggi l’operazione di vigilanza pesca denominata “Secundum Legem” condotta dal personale delle Capitanerie di Porto marchigiane, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Ancona.
Molteplici le violazioni accertate: dalla pesca di prodotto al di sotto della taglia minima consentita, alla pesca abusiva esercitata in zone vietate (sia da parte di motopesca a strascico che ad opera di unità vongolare), all’utilizzo di attrezzi non consentiti e all’immissione in commercio di prodotto ittico non tracciato.
Per quanto attiene la pesca professionale del tonno rosso (tipologia sottoposta al rispetto di specifiche quote massime assegnate alle singole unità autorizzate), è stato sottoposto a sequestro nel porto di Fano un’importante quantitativo di prodotto (circa 800 Kg) risultato immesso in commercio senza la prescritta dichiarazione di sbarco (cercando di eludere i relativi vincoli di quota). Solo per questa violazione sono state comminate 3 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 8mila euro.
L’operazione ha interessato l’intero territorio marchigiano ed ha portato all’elevazione di 24 sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 51mila euro, al sequestro di circa 1300 Kg di pesce vario (donato, dopo le verifiche sanitarie, ad istituti caritatevoli), all’inoltro di 2 notizie di reato ed al sequestro di 10 attrezzi da pesca (reti e draghe idrauliche).
In applicazione della normativa sono stati inoltre assegnati 36 punti di penalizzazione a carico di Comandanti di unità da pesca e 36 punti sulle rispettive licenze.
Nel corso dell’anno, informa la Guardia Costiera, saranno ancora effettuate ulteriori mirate attività per la salvaguardia degli stocks ittici.