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Cronaca

Operazione “Ghost Worker”: la GdF scopre giro di fatture false per 21 milioni di euro

Scoperti nove evasori totali, l'emissione di fatture false per circa 21 milioni di euro, l'evasione di tasse per 4 milioni di euro e l'assunzione in maniera irregolare di 800 lavoratori

Sono sedici in tutto le persone denunciate a vario titolo grazie all’operazione “Ghost Worker” appena conclusa la Guardia di Finanza di Ancona. Le Fiamme Gialle hanno portato alla luce un’associazione a delinquere scoprendo nove evasori totali, l'emissione di fatture false per circa 21 milioni di euro, l'evasione di tasse per 4 milioni di euro e l'assunzione in maniera irregolare di 800 lavoratori.

L’associazione era specializzata nella creazione delle cosiddette “cartiere”, ovvero imprese di fatto inesistenti che, con il fine anche di emettere fatture false, assumevano solo formalmente lavoratori dipendenti senza il versamento di alcun contributo previdenziale ed assistenziale.
Le imprese fasulle, intestate a cittadini polacchi, sconosciuti al fisco ed all’anagrafe civile, rimanevano operative per un brevissimo lasso di tempo, poi facevano perdere la proprie tracce grazie al trasferimento della propria sede in altre città d'Italia. La truffa veniva poi completata con la distruzione delle scritture contabili.  

L’operazione, iniziata nel febbraio 2010 con l’esecuzione di numerose perquisizioni in varie località del territorio nazionale, si è ora conclusa come si è detto con la denuncia a piede libero di 16 persone, di cui 7 per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale ed alla truffa ai danni dell’INPS e 9 per numerosi reati tributari, quali l’omessa presentazione delle dichiarazioni, la distruzione delle scritture contabili e l’omesso versamento di imposte e contributi.

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