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Cronaca

Usura e trasferimento fraudolento di valori: denunciate 13 persone, sequestrati 12 immobili

Gli indagati avrebbero concesso prestiti a tassi tra il 95 e il 183% a imprenditori del pesarese. Un 47enne, con la complicità di altri, avrebbe creato società intestate a prestanome per investire in immobili il ricavato dei prestiti a usura

Usura e trasferimento fraudolento di valori. Denunciate dal Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Ancona 13 persone calabresi. Inoltre, sono state sottoposte a sequestro preventivo 12 unità immobiliari (6 appartamenti, 6 garages/cantine) e quattro società, le "casseforti" di famiglia, dove sono confluiti altri 19 immobili e terreni riferibili agli indagati, per un valore di diversi milioni di euro. Sei le perquisizioni domiciliari nelle Marche, in Emilia Romagna e in Calabria. I risultati dell'operazione "Aspromonte" sono stati riferiti dal comandante del Nucleo di polizia tributaria di Ancona Gianluca Filippi nel corso di una conferenza stampa.

Le indagini sono partite da una serie di controlli su di un 47enne di Melicucco (in provincia di Reggio Calabria) ma da tempo residente nel fanese. L'uomo, il cosiddetto dominus,  con svariati precedenti penali alle spalle tra cui droga, truffa e stalking, saltuariamente svolgeva lavori come manovale.  Controlli sui suoi conti bancari attraverso sistemi informatici hanno permesso di scoprire movimenti di diversi milioni di euro, sicuramente incompatibili con la sua attività lavorativa. Nel 2010 aveva dichiarato un reddito complessivo di mille euro ma in realtà, dai suoi movimenti bancari risulta un traffico di un milione e duecento mila euro, di cui 800mila movimentati in contanti. Il dominus, per sottrarsi all'attenzione dell'Autorità Giudiziaria si era creato uno schermo di altri 12 soggetti, tutti calabresi e residenti nel fanese, per non far individuare i beni di cui era in possesso.

Il gruppo avrebbe concesso prestiti a tassi usurai tra il 95 e il 183% a imprenditori del pesarese e persone in difficoltà economica. Il 47enne di Mecucco, con la complicità degli altri, avrebbe creato società intestate a prestanome per investire in immobili con il ricavato dei prestiti a usura. Tra gli indagati ci sono anche la moglie e la figlia del dominus.

La misura cautelare reale è stata disposta dal Tribunale di Ancona con l'accusa di "trasferimento fraudolento di valori e di usura". E'una delle prime volte che nelle Marche vengono sequestrati beni immobili adottando la speciale legislazione antimafia.

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