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Cronaca Falconara Marittima

Operaio morto, Marcello era stato assunto da pochi giorni e aveva un'esperienza decennale

Indagano i carabinieri della Tenenza di Falconara con il comandante Michele Ognissanti, intervenuti sul posto insieme al 118 e due squadre dei vigili del fuoco di Ancona

Sarebbe morto a causa di una manovra errata Marcello Coccellato, l’operaio 59enne originario di Palermo rimasto schiacciato dalla sua gru, ribaltatasi ieri, durante una manovra all’interno del cantiere del del bypass ferroviario variante di Falconara Marittima. E’ questa l’ipotesi più accreditata tra i colleghi che, insieme a Coccellato, stavano lavorando con dei mezzi per il movimento terra insieme. In quel momento il 59enne, sposato e padre di tre figli maggiorenni, era alla guida di una gru cingolata per eseguire dei lavori a supporto della trivella meccanica che stava facendo delle escavazioni nel terreno. Ma intorno alle 10 circa, i lavoratori hanno cominciato ad abbandonare la zona per le piogge abbondanti, lasciando indietro il 59enne, che sarebbe morto senza che nessuno vedesse cosa era successo. L’idea è che lui abbia cercato di mettersi in salvo disperatamente quando si è accorto che il mezzo stava perdendo aderenza e stabilità, complice forse il terreno troppo molliccio per le eccessiva precipitazioni. Fatto sta che, nel tentativo di fuggire, è rimasto schiacciato. Eppure l’operaio palermitano non solo lavorava su una gru dotata di tutte le certificazioni necessarie, ma lui stesso, seppur assunto da pochi giorni dalla Ricciardello Costruzioni, aveva una esperienza decennale alla guida di gru e carrelli elevatori, con tanto di patenti e attestazioni. 

Possibile dunque che per l’operaio ultraspecializzato possa aver effettuato una manovra sbagliata? A rispondere alla domanda saranno i carabinieri della Tenenza di Falconara con il comandante Michele Ognissanti, intervenuti sul posto insieme al 118 e due squadre dei vigili del fuoco di Ancona, arrivati con i mezzi meccanici per rimuovere la gru e liberare la salma, ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sul posto anche gli operatori del Servizio prevenzione infortuni sul lavoro della Asur Marche-Area vasta 2. Si apre così un’inchiesta per capire la dinamica di quello che sembrerebbe un incidente e se ci fosse piena sicurezza nell’area di lavoro, ora sotto sequestro. 

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