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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Poche donne ai vertici di oncologia, nasce una rete per formare la futura classe dirigente

Arriva in Italia 'Women for Oncology', un network per valorizzare le professioniste dell'oncologia. Il 25 e 26 maggio a Senigallia il summit tra specialiste di tutta Italia

Sono tante, preparate e competitive. Eppure il tetto di cristallo è ancora lungi dall’essere sfondato per le oncologhe italiane, visto che solo il 15% dei 223 primari di oncologia in Italia è donna (dati 2016). E anche in Europa le cose non vanno meglio: il numero delle donne nella leadership sanitaria è ancora di gran lunga inferiore a quello dei colleghi uomini a parità di incarico o ruolo. Uno scenario rimasto invariato nell’ultimo decennio, nonostante le professioniste del settore non abbiano mancato di distinguersi per meriti, capacità e versatilità. Per questo motivo nasce, anche in Italia, il network ‘Women For Oncology Italy’ (W4O Italy), omologamente a quanto sta avvenendo anche in altri Paesi europei dietro la spinta dell’ESMO (European Society for Medical Oncology), di cui Woman For Oncology è spin-off: nello specifico si tratta di una rete a sostegno delle donne oncologhe italiane, alle quali offrire nuove opportunità di formazione attraverso percorsi mirati di coaching. Obiettivo di W4O è fornire gli strumenti utili a superare le questioni professionali legate al genere e, in prospettiva, formare una futura classe dirigente al femminile sempre più numerosa e sempre più preparata.

In Italia, l’esperienza di Women For Oncology è stata voluta ed avviata da nove 9 oncologhe italiane che, ciascuna nel suo ambito, rappresentano l’eccellenza del nostro Paese in questa specializzazione e che si sono già distinte per il conseguimento di importanti risultati. Il 25 e il 26 maggio prossimi, a Senigallia (An), si terrà il meeting di W4O Italy, al quale parteciperanno oncologhe provenienti da tutta Italia per fare il punto della situazione e, soprattutto, creare una ‘massa critica’ per iniziare a diffondere la leadership femminile in ambito medico oncologico. Anche se, tiene a specificare la professoressa Rossana Berardi, Direttore della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, nonché una delle ‘anime’ di W4O Italy, il progetto non è un’iniziativa di ‘genere’: ‘Non si tratta di stabilire ‘quote rosa’ – dice – ma di dare alle colleghe una consapevolezza più forte del proprio valore professionale e del proprio ruolo sia in corsia che nella ricerca. E quindi trasmetterlo anche all’esterno, sia ai colleghi uomini che alla collettività tutta’. Il progetto WFO Italy è rivolto a tutte le oncologhe italiane tra i 35 e i 55 anni, ovvero professioniste che si trovano nell’età ottimale per costruire una carriere importante e per dare un contributo decisivo allo sviluppo dell’oncologia in sinergia, e mai in antitesi, con gli omologhi uomini.

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