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Cronaca

Aiutò il fidanzato a uccidere i genitori, erediterà la casa della mattanza

Tre anni fa il doppio omicidio di via Crivelli. Poi i processi e le condanne. Ma i familiari dell’allora 15enne condannata hanno sempre creduto nella sua innocenza

L’appartamento di via Crivelli, teatro dell’esecuzione di Fabio Giacconi e Roberta Pierini, andrà in eredità alla figlia Martina Giacconi, condannata in appello a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario aggravato per il quale è stato condannato a 20 anni l’allora fidanzatino Antonio Tagliata. Nonostante la magistratura abbia riconosciuto la colpevolezza, per i famigliari della ragazza l’hanno sempre ritenuta innocente rispetto alle accuse. La ragazza, all’epoca minorenne, è l’erede diretta dei suoi genitori. 

Il giudice minorile, in primo grado, aveva mantenuto il sequestro dell’abitazione che poteva finire oggetto di un contenzioso tra Martina e gli altri parenti, qualora quest’ultimi avessero richiesto la dichiarazione di indegnità. Eventualità venuta meno dopo la rinuncia dei parenti a qualsiasi rivalsa. Di pochi giorni fa la notifica del dissequestro arrivata all’avvocato Paolo Sfrappini, difensore della 18enne, attualmente detenuta in Campania. Il legale sta lavorando anche sul fronte della giustizia civile per il Tfr dei genitori, mai versati dai datori di lavoro (Monopoli di Stato e Aeronautica Militare) che sostengono l’indegnità della 18enne.
 

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