
Gianluca Barucca
Omicidio di Senigallia, «Sono stato io ma non mi ricordo nulla»: Barucca resta in carcere
Una cosa è certa: Barucca stava male da tempo, tanto che proprio di recente aveva incontrato dei medici per farsi aiutare
La ricostruzione dell’accusa
Secondo gli investigatori l’omicidio si è consumato giovedì mattina prima delle 9 perché i due a quell’ora avrebbero già dovuto tirare su la saracinesca del negozio di scarpe del centro città. L’aggressione sarebbe avvenuta in bagno con un phon, ritrovato dai carabinieri a terra con tracce di sangue e un’evidente ammaccatura. Poi la donna si sarebbe spostata nella sala dove è stata raggiunta da figlio che l’ha soffocata con il guinzaglio del cane. Poi l’uomo, in stato di choc, è rimasto tutto il giorno a vegliare il corpo della 73enne fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
La difesa
Per la difesa Gianluigi non ha ammesso nulla. Sa qual'è il risultato finale di quella giornata ma tutto quello che si presume sia successo non arriva dalle sue parole o dai suoi racconti perché Gianluigi Barucca non ricorda assolutamente nulla. Per questo grazie all’assistenza dell’avvocato Mereu, ora il 45enne ha iniziato un percorso con lo psichiatra anconetano Gabriele Borsetti per capire quale sia il suo stato mentale ed eventualmente effettuare una perizia psichiatrica che possa spiegare le condizioni di intendere e di volere dell’indagato al momento del delitto. Una cosa è certa: Barucca stava male da tempo, tanto che proprio di recente aveva incontrato dei medici per farsi aiutare.