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Cronaca Numana

Delitto di Numana: interrogato l’ultimo cliente, si cerca fra pc, cellulari e social network

È stato interrogato a lungo l'ultimo cliente di Adriana Mihaela Simion, la escort rumena 26enne uccisa nella villetta di via Fermo a Marcelli di Numana. L'uomo però sarebbe totalmente estraneo ai fatti

È stato interrogato a lungo l’ultimo cliente di Adriana Mihaela Simion, la escort rumena 26enne uccisa nella villetta di via Fermo a Marcelli di Numana. L’uomo, alla cui individuazione si è giunti incrociando i dati dei telefoni con quelli provenienti dai siti web in cui erano pubblicati gli annunci della giovane, sarebbe comunque già stato considerato estraneo al delitto. A riportare la notizia è il Messaggero.
Gli esami medici collocano il decesso della giovane nel secondo pomeriggio di domenica, e sebbene l’ultimo cliente rintracciato avesse incontrato la ragazza quel giorno il minuzioso interrogatorio cui è stato sottoposto e la ricostruzione dei suoi movimenti lo scagionerebbero completamente.

Si continua dunque a cercare il responsabile di quella morte sopraggiunta dopo 30 coltellate, e per il momento – anche a causa della ferocia delle modalità – il delitto passionale rimane l’ipotesi principe. A coadiuvare i carabinieri nelle indagini anche i Ris di Roma. Molti sono ancora i punti da chiarire, come ad esempio se il corpo della vittima, trovato sotto il letto, sia stato spostato dall’omicida o se sia stata proprio la giovane a nascondersi per cercare scampo dal suo assassino.
Se l’arma del delitto non è ancora stata recuperata si stanno scandagliando a fondo le informazioni telematiche dei 7 cellulari e dei 2 computer portatili della vittima, con i quali gestiva la sua attività di prostituzione, per poter accedere ad ogni minima informazione utile a far luce sulla vicenda. Anche i social network vengono passati al setaccio, per ricostruire la rete di contatti e relazioni della giovane.

Sono stati ricostruiti, per non lasciare nulla di intentato, anche gli spostamenti del fidanzato della vittima e della coppia di amici che per primi avvisarono le forze dell’ordine: i tre, connazionali della giovane, si erano preoccupati perché la ragazza non rispondeva al telefono, e hanno raggiunto la villetta di Numana alle due di lunedì, non notando il cadavere e chiamando il 112 solo un’ora dopo. Le indagini, per il momento, hanno comunque escluso qualsiasi loro coinvolgimento nei fatti.

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