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Cronaca Loreto

Grotte: una lite scoppiata per motivi economici l'origine della tragedia

Una lite con l'ex marito per l'affitto e lo sfratto imminente sarebbe stata l'origine della crisi che ha portato alla morte di Anna Maria Gandolfi. L'uomo è stato fermato per omicidio preterintenzionale

Una lite con l'ex marito per l'affitto e il conseguente sfratto imminente sarebbe stata l'origine della crisi che ha portato alla morte di Anna Maria Gandolfi, 57enne di Loreto. L'uomo, Amedeo Belli, geometra 60enne anche lui lauretano, è stato interrogato per nove ore e poco dopo le 23 di mercoledì è stato fermato per omicidio preterintenzionale.

IL FATTO. Già dal mattino di mercoledì Belli si era presentato ai carabinieri di Loreto dichiarando di avere avuto una violenta discussione con l'ex coniuge - dalla quale era separato di fatto da circa 10 anni -  nella casa di Grotte di Porto Recanati dove la donna viveva, culminata con la caduta dell'ex moglie, che aveva battuto la testa.
A scatenare il diverbio sarebbe stata dunque l'impossibilità dell'uomo di pagare l'affitto dell'ex moglie, che in stato di morosità da più di un anno, era in procinto di ricevere la visita dell'ufficiale giudiziario e la notifica di sfratto.

I legali di Belli hanno illustrato ai giornali la difficile situazione familiare esistente dietro la separazione: la donna soffriva da anni di problemi psichici, e l'ex marito si recava comunque regolarmente da lei per verificare che assumesse i farmaci prescritti. Le difficoltà economiche derivate dalla chiusura della ditta di stampi di materie plastiche del 60enne lauretano e la conseguente difficoltà a pagare l'affitto della casa di Grotte, unito al rifiuto della donna di lasciare l'abitazione, sarebbero stati gli elementi all'origine della crisi che scatenato la lite.

Al momento l'uomo si trova al carcere di Montacuto ad Ancona.

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