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Cronaca Chiaravalle

Delitto di Chiaravalle, Marinangeli ricorre in Cassazione: il cuoco è accusato di aver ucciso la vicina di casa

Ultimo grado di giudizio per il cuoco ludopatico accusato di aver ucciso la vicina di casa e condannato all'ergastolo

CHIARAVALLE – Sta scontando una condanna all'ergastolo, arrivata il 25 novembre dello scorso anno, in appello, ora Maurizio Marinangeli ricorre in Cassazione. L'udienza è in programma per domani mattini, a Roma. Il cuoco, 61 anni, affetto da ludopatia, è accusato di aver accoltellato a morte, il 17 luglio del 2018, a Chiaravalle, la vicina di casa Emma Grilli. Dopo il delitto l'avrebbe derubarla di alcuni monili d'oro del valore di 400 euro poi rivenduti in un compro oro di Falconara. Lui ha sempre negato di essere l'autore di quell'omicidio. Il ricorso alla Suprema corte è stato presentato attraverso i suoi avvocati, Emiliano Carnevali e Francesca Palma, del foro di Fermo. Marinangeli è accusato di omicidio volontario premeditato e rapina aggravata.

In Corte di Assise di Appello aveva ribadito la propria innocenza su cui si è basata anche tutta la linea difensiva. «Ho fatto degli sbagli e li ho pagati ma non sono un assassino o un criminale - aveva detto in aula l'imputato - sto vivendo un incubo e ho perso tutto, moglie, figli e amici. Non ho mai avuto problemi con la giustizia, il mio unico coinvolgimento in questa vicenda è dato dal fatto che sono stato io a rivendere l'oro». Stando alla sua versione dei fatti, sarebbe stato un suo conoscente, un certo Toni, ad avergli dato i monili da rivendere e lui li avrebbe solo portati al compro oro dove poi i carabinieri del Nucleo Investigativo li avevano trovati, ancora sporchi de sangue dell'anziana. 
 

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