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Cronaca Palombare / Via Alessandro Maggini, 4

A caccia del parrucchiere dal giorno prima, la madre di Mattia al 113: «Cercatelo, ho paura»

Un'ossessione covata da tempo quella del 26enne, sfociata nell'omicidio di via Maggini dopo che, la sera prima, la mamma del presunto omicida aveva dato l'allarme perché il figlio cercava il giovane parrucchiere

Mattia aveva iniziato a dare la “caccia” a Michele l’altro ieri pomeriggio, quando sarebbe uscito di casa in preda al delirio, tanto da indurre la madre a chiamare il 113, per chiedere alla polizia di trovare il figlio perché «ce l’ha con quell’altro ragazzo e ho paura per tutti e due». Parole che oggi, a 24 ore dall’omicidio di via Maggini, suonano come una atroce profezia. Ma i fatti, raccontati da amici vicini alle famiglie, sono confermati dalle forze dell’ordine. 

Dunque che cosa è successo lunedì? Nella testa di Mattia l’ossessione cresceva da tempo. Infatti già mesi fa, la polizia era dovuta intervenire per salvare il giovane parrucchiere dal pestaggio di Mattia, furioso perché convinto che Michele avesse una relazione con la sua ex. Inoltre a novembre avrebbe aggredito un'altra persona. Solo un episodio? Macché. «Michele era perseguitato da quel ragazzo», dice chi lo conosceva bene. E intanto nel cuore di Mattia cresceva un rancore che lunedì ha fatto scattare qualcosa nella sua labile mente. Tra i deliri postati sui social e la gelosia per una presunta ragazza che anche gli investigatori fanno fatica a capire se esista o meno, Mattia ha deciso di trovare a tutti i costi l’odiato amico. Lo aveva capito anche la madre. Erano circa le 15,30 quando si sono mobilitate le pattuglie della Squadra Volanti per cercare il 26enne, ma di lui nessuna traccia. Nel frattempo gli agenti hanno intercettato Michele, il parrucchiere con un passato nella squadra di calcio a 5 “Città di Falconara”, dove aveva militato dal 2016 al 2018. Si trovava a casa, incredulo perché proprio non se la spiegava la fissazione dell’amico, folle di gelosia per una donna con cui, ammesso che esista, non avrebbe mai avuto nulla a che fare. Infatti Michele da mesi frequentava serenamente una ragazza, la stessa che ieri era via Maggini a piangere il corpo esanime del fidanzato. Fatto sta che lunedì Michele era al sicuro mentre Mattia, dopo ore di oblio, sarebbe rincasato serenamente, rassicurando anche la mamma. Sembrava finita lì, ma era il preludio alla tragedia.  

Il tarlo non ha mai smesso di ravanare nella mente di Rossetti, che già ieri mattina era di nuovo in strada, solo e senza un motivo ben preciso. Ci sono dei testimoni che lo hanno riconosciuto al parco del Pinocchio. Giurano di averlo visto immobile a fissare il vuoto. Stava cercando ancora Michele? Probabile, altrimenti perché poco dopo si sarebbe dovuto trovare sotto casa sua con un coltello in mano? Il killer si sarebbe appostato, in attesa. E anche qui, i carabinieri stanno cercando di capire se la vittima sia caduta in una trappola o abbia soltanto avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento peggiore. A fare luce su questo potrebbero essere di aiuto i cellulari sequestrati, ma è più probabile la seconda opzione perché Michele quella mattina era uscito serenamente. Prima ha portato a spasso il suo adorato labrador Ares, poi ha fatto colazione al bar e poi un salto al circolo prima di tornare a pranzo a mangiare i piatti cucinati dalla mamma Patrizia. Ma lui a casa non ci è più tornato. C’era Mattia ad aspettarlo, per mettere la fine ad una insensata rivalità che, a quanto pare, era solo nella testa di un giovane con gravi problemi mentali. 

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