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Cronaca

Alika, i funerali slittano a dopo Ferragosto. L'avvocato di famiglia: «Probabile funzione in piazza»

L'attesa per le esequie si allunga perché devono arrivare quattro fratelli di Alika dalla Nigeria che non hanno ancora completato tutte le procedure per passaporto e i permessi

Slittano a dopo Ferragosto i funerali di Alika Ogorchuckwu, il venditore ambulante nigeriano, 39 anni, ucciso il 29 luglio scorso a Civitanova Marche. L'uomo, che viveva a San Severino Marche, aveva chiesto l'elemosina scatenando la reazione violenta di Filippo Ferlazzo, 32 anni, operaio originario della provincia di Salerno che, dopo averlo rincorso e atterrato in corso Umberto I, con un colpo di stampella, lo aveva finito a mani nude in un corpo a corpo filmato dai passanti. L'attesa per le esequie si allunga perché devono arrivare quattro fratelli di Alika dalla Nigeria che non hanno ancora completato tutte le procedure per passaporto e i permessi. 

I familiari della vittima

L'avvocato Francesco Mantella, che tutela i familiari, domani andrà a San Severino. "Parlerò con la sindaca - dice - per organizzarci intanto sule modalità e su dove potrà essere tumulata la salma, probabilmente sotto terra. La funzione potrebbe avvenire in piazza, a San Severino, ma dobbiamo definire meglio i dettagli". Un altro passaggio sarà con l'Asur perché la salma non potrà rimanere ancora per molto all'obitorio dell'ospedale di Civitanova Alta. La magistratura ha dato il nullaosta alla sepoltura dopo l'autopsia effettuata il 2 agosto scorso. Quanto all'omicida, è ancora in cella al carcere di Montacuto con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e rapina. La Procura di Macerata non ha ancora formalizzato la richiesta di perizia psichiatrica su Ferlazzo. Queste incombenze dovrebbero slittare all'inizio di settembre. 

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