Mascherine obbligatorie all’aperto: ordinanza di Acquaroli dopo il vertice sulla sanità
Uso delle mascherine all'aperto in tutto l'arco della giornata. L'annuncio di Acquaroli dopo l'incontro con le autorità sanitarie a Palazzo Raffaello
Mascherine obbligatorie anche all’aperto, non solo dopo le 18 ma in tutto l’arco della giornata in situazioni di assembramento. Ad annunciarlo, dopo il vertice a Palazzo Raffaello con le autorità sanitarie regionali è stato il governatore Francesco Acquaroli. «Questa mattina ho incontrato i vertici della sanità regionale a Palazzo Raffaello. Abbiamo fatto il punto sull’andamento del Covid nella nostra regione. Oltre ai provvedimenti già in essere, abbiamo deciso di emettere un’ordinanza che amplia, dalla mezzanotte di oggi, l’obbligo di utilizzo della mascherina all'aperto, in caso di assembramenti, per l’intera giornata. Per assembramento, si intende ogni agglomerato con più di 2 persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro» ha scritto Acquaroli sul proprio profilo Facebook.
Mascherine all'aperto, le parole di Acquaroli | VIDEO QUI
I dettagli
All'annuncio è poi seguto il comunicato ufficiale della Regione Marche, dove lo stesso Acquaroli ha spiegato che l'ordinanza avrà valenza: «all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari, ecc) in caso di formazione di assembramenti anche di natura spontanea e o occasionali. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva. L’intento non è quello sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini».
Tamponi rapidi a scuola
«L’Asur si è dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per accorciare i tempi di risposta- prosegue la nota- l’attenzione è molto alta sul settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come termine entro cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze a seguito dell’inizio delle lezioni in classe».
Il Covid Center
Per quanto riguarda il Covid Center a Civitanova Marche: «Nessuna pregiudiziale ideologica- ha spiegato Acquaroli- con gli operatori faremo una valutazione tecnica costante e stabiliremo i criteri in base ai quali valutare l’eventuale riapertura. Al momento la situazione resta sotto controllo: sono 4 i pazienti ricoverati in terapia intensiva e 2 in subintensiva. Abbiamo verificato, in ogni caso, che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo».