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Cronaca

Nuovo Mercato delle Erbe, il Comune ha definito le linee di indirizzo per la progettazione definitiva

Corsa contro il tempo per non rallentare l’iter progettuale dei contenitori urbani inseriti nel piano di rigenerazione. Intanto procede a pieno regime l’iter per il nuovo Mercato delle Erbe

ANCONA - Il cammino verso la rigenerazione della struttura liberty del Mercato delle Erbe va avanti spedito. La road map della futura Covent Garden dorica è ben delineata: entro il 30 giugno 2023 deve essere assegnato l’appalto, entro il 31 dicembre 2024 occorre pagare almeno il 330% degli stati d’avanzamento lavori ed entro il 31 marzo 2026 vanno completate le opere. Pena la revoca dei finanziamenti. Costo totale dell’operazione 5,3 milioni di euro. Risorse, per altro, già assegnate. Ma con lo sgambetto del terremoto, che sta occupando full time i tecnici comunali, il timore è di sottrarre forza lavoro alle opere del Pnrr e del bando Rigenerazione urbana entrambe soggette a deadline inderogabili. Altrimenti addio finanziamenti.

Il restyling

Neanche un mese fa il Comune aveva diramato una nota in cui venivano presentate le linee di progettazione della nuova struttura: Dovrà essere biocompatibile ed ecosostenibile, considerando la salubrità quale valore aggiunto di una progettazione non basata soltanto su una somma di tecnologie, ma su un insieme dialogante tra materiali a basso impatto ambientale (rinnovabili, durevoli, riutilizzabili, riciclabili) e conoscenze tecnologiche innovative a disposizione». Ovvero: il nuovo Mercato delle Erbe dovrà rispettare tutti i canoni delle nuove strutture che entrano a pieno titolo a far parte delle best practice di rigenerazione urbana. Nel progetto di restyling verrà mantenuta la divisione dell’edificio su due livelli: il piano terra manterrà la destinazione attuale di mercato comunale, mentre il primo piano diventerà location di bar e ristoranti. 

Le postazioni

Nel frattempo l’amministrazione comunale ha già provveduto ad assegnare le future postazioni agli operatori del mercato. Infatti i concessionari dei banchi e dei box sono stati invitati in Comune, intorno alla metà di ottobre, per scegliere la nuova collocazione delle rispettive attività al termine dei lavori di riqualificazione. Nel frattempo l'Università ha proceduto con il rilievo puntuale dell'intera struttura ed è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica, da cui è emerso che non sono necessari interventi strutturali rilevanti. Dunque l’attenzione sui progetti di riegenerazione urbana è massima. Ma per andare avanti sicuri è fondamentale che il governo nazionale conceda lo stato d’emergenza in seguito al sisma, così da poter attingere a risorse aggiuntive per scongiurare definitivamente ogni possibile intoppo. 

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