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Cronaca

Banca Marche, Lanterna e ponte crollato: il Tribunale si prepara ai maxi processi

Aule più capienti e addirittura una sala stampa in vista dell’affluenza di pubblico alle udienze dei casi più discussi e sentiti dall’opinione pubblica

Le udienze penali sono pubbliche. Ma ci sono reati e reati. Alcuni più gravi di altri, per il codice penale. Alcuni più o meno sentiti dall’opinione pubblica. Il Tribunale di Ancona si adegua a quelli che saranno i prossimi impegni. Il 9 maggio si apre il processo per il crac di Banca Marche. Per non parlare del caso del ponte autostradale crollato in A14 e della strage della Lanterna Azzurra. Casi molto sentiti, che porteranno in Tribunale numerosi avvocati, parti civili e giornalisti. Solo Banca delle Marche vede 13 imputati. Necessario rivedere un po’ gli ambienti.

Nuove aulee in tribunale per maxi processi

Si tratta dell’aula 1 del quinto piano. Sei telecamere, 40 sedute per gli avvocati e circa 80 per il pubblico. In collegamento audio e video con un’altra aula per il pubblico da 100 posti e con una terza stanza che sarà utilizzata dalla stampa: i giornalisti potranno avere un tavolo a disposizione per appoggiare le attrezzature, scrivere e inviare dal posto i loro servizi. Entrambe al quarto piano del palazzaccio dorico. Un investimento da 50mila euro per uno spazio che, se servisse, potrebbe ospitare anche l’Appello. «Un grande ringraziamento va ai funzionari che hanno lavorato senza soste per arrivare a questo risultato -  ha detto il presidente del tribunale Giovanni Spinosa – stiamo lavorando a un evento per intitolare le aule a personaggi cittadini. Ci piacerebbe perché i luoghi della giustizia siano luoghi della città».

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